Grazie ai suoi benefici, il cavolfiore è tra le verdure più amate e che nel periodo invernale portiamo sulle nostre tavole. Ma, quali sono i suoi principi nutritivi?
Il cavolfiore è uno degli alimenti base presenti nelle nostre cucine durante tutto il periodo invernale. Buono sia come primo con la pasta ma anche come contorno, al forno, gratinato, all’insalata, puoi cucinarlo in diverse varianti. Le verdure, così come tutti i prodotti nutrienti, sono utili per preservare la salute del nostro organismo attraverso le funzioni da loro attivate. Alcuni alimenti sono maggiormente consigliati per determinate problematiche, e quindi, non sono indicate per ogni tipo di persona. Ed il cavolfiore?
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Il cavolfiore dai mille benefici, a chi è consigliato
In molti apprezzano il gusto del cavolfiore, per questo è usato in molte ricette in cucina. Facile anche da coltivare in vaso, così da averlo a portata di balcone.
E’ un alimento che vanta molte proprietà nutrizionali che lo rendono un vero alleato per il nostro organismo. Prima di mangiare un alimento, qualsiasi esso sia, dobbiamo anche conoscerne non solo i benefici, ma soprattutto le controindicazioni.
Le proprietà nutrizionali di questo ortaggio sono il suo vero punto di forza. La semplice quantità di 100 grammi contiene già il valore energetico di 25 kcal, 84 gr di acqua, 5,3 gr di proteine.
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Contiene anche 0,3 gr di grassi, tra i 4,4 e i 3,9 gr di carboidrati e zuccheri, in ultimo anche 2,4 gr di fibre. Le vitamine presenti appartengono ai gruppi C, A e B6.
Inoltre, sono presenti anche i sali minerali, quali 15 mg di magnesio, 350 mg di potassio, 44 mg di ferro e 30 mg di sodio. I benefici da lui prodotti si devono ad ogni singolo elemento illustrato, ognuno dei quali è utile per uno scopo ben preciso.
La vitamina C, ad esempio, permette all’organismo di mantenere un buon livello di salute grazie ai benefici che si riversano sul sistema immunitario. Questo ortaggio aiuta anche a prevenire i malanni stagionali.
Tosse, raffreddore e influenza saranno contrastati, così come eventuali infiammazioni. Se soffri di stitichezza, allora non puoi non ricorrere a questa verdura.
E’ ricco di fibre, le quali aumentano anche il senso di sazietà, ed è grazie a quest’ultime che è consigliato per la stitichezza, poiché influisce positivamente sul tratto intestinale.
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Anche i diabetici possono assumerlo, poiché presenta un basso indice glicemico e, data l’elevata presenza di calcio, magnesio e fosforo è ottimo per la protezione di denti e ossa.
Le controindicazioni relative a questa verdura sono tutte legate al fatto che contiene anche grandi quantità di purine, le quali possono trasformarsi in acido urico.
Quest’ultimo è una sostanza di scarto del metabolismo delle cellule, prodotto quando le purine si degradano. Motivo per quale, le persone che soffrono di gotta o di calcolosi, devono evitarne il consumo.
Anche chi soffre di ipotiroidismo dovrebbe consumarne in piccole quantità, dato che c’è la presenza di sostanze che prevengono l’assorbimento dello iodio.