La rosa è fra le piante più apprezzate per le qualità estetiche della fioritura che matura nel lungo o breve termine. Ma è possibile far crescere la pianta a partire da un solo ramo? Vediamo.
La rosa è un genere di pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee originaria dell’Asia e dell’Europa. La famiglia delle Rosacee comprende più di 150 specie di esemplari 30 delle quali a crescita spontanea lungo il territorio della nostra nazione. La più comune da incontrare è la Rosa canina, seguita dalla Rosa Gallica, la Glauca e l’Alpina (diffuse sulle Alpi e l’Appennino settentrionale), e la Rosa Serpenvirens.
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Ma come ci si deve comportare nel caso in cui si volesse coltivare una rosa?È possibile partire da un semplice ramo dell’esemplare? La risposta è sì: con le dovute accortezze è possibile coltivare una rosa partendo da un semplice stelo. Questo tipo di riproduzione e coltivazione dell pianta sfrutta la talea recisa dall’esemplare precedente per innescare la crescita, su nuovo terreno, di una nuova rosa.
Per talea si intende un rametto o frammento più o meno grande della pianta che, reciso, viene destinato ad un nuovo radicamento. Vediamo come procedere nel caso della rosa. La rosa è una pianta a portamento rampicante, cespuglioso o tappezzante, tuttavia l’elemento comune a tutti è la natura legnosa della pianta.
La caratteristica legnosa del fusto rende più difficoltosa la nascita di nuove radici ma non impossibile. Un metodo molto efficace per portare avanti la coltivazione per talea della rosa è il metodo della bottiglia. Vediamo nel dettaglio cosa ci serve per iniziare.Parti procurandoti uno stelo di circa 15 cm dalla pianta che già possiedi. Assicurati che la superficie sia ancora verde e tenera, non legnosa, scegli quindi un ramo giovane.
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Ti servirà poi una bottiglia di plastica vuota, del terriccio universale, delle forbici e dell’ormone radicante (se non lo hai, un’aspirina, ebbene sì, farà al caso tuo). Procedi partendo dalla bottiglia di plastica che avrai pulito in precedenza. Tagliala a metà: la base fungerà da vaso per il nuovo terriccio, l’apice da coperchio, di modo da ricreare l’effetto serra.
Attenzione: prima di inserire il terriccio pratica dei piccoli fori sulla base della bottiglia di modo da favorire il drenaggio dell’acqua. Pratica con delle cesoie disinfettate un piccolo taglio obliquo alla base dello stelo che vuoi far radicare: ciò aiuterà le radici ad emergere. Adesso elimina le foglie situate nella parte più bassa della talea per evitare che finiscano sotto terra e pianta la nuova talea.
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Assicurati che il terriccio non sia troppo compatto e che presenti degli elementi, come piccoli sassolini, in grado di favorire il passaggio di ossigeno. Un aiuto non indifferente per la produzione di nuove radici è offerto dall’ormone radicante: intingere lo stelo della rosa nella polvere può incentivare la crescita delle radici. Se non lo possiedi non disperare!
Un buon sostitutivo di questo ormone è rappresentato dall’aspirina: contiene infatti acido acetilsalicilico, presente anche negli ormoni radicanti. A questo punto innaffia il piccolo contenitore e richiudilo con l’apice della bottiglia. La piccola serra andrà aperta una volta a settimana per il riciclo dell’ossigeno e andrà posta in un punto dove è raggiunta dalla luce del sole.
Se dopo 15/20 giorni la talea opporrà una leggera resistenza e tirata verso l’alto, allora avrà radicato e potrai spostarla in un vaso vero e proprio. Buon giardinaggio!