Cosa si prova prima di morire? Il cervello stupisce gli studiosi, l’ultimo atto estremo della psiche

Cosa avviene prima di morire? Oggi la scienza potrebbe dare una risposta a questa eterna domanda. Il cervello ci fa un grande ed ultimo regalo

cervello
Cervello – Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Non si finisce mai di studiare, sui libri come nella scienza. Anche cose date per assodate possono sorprendere come anche ambiti mai esplorati o rimasti poco definiti possono dare delle nuove risposte.

È quello che è successo per il cervello che per via di un caso accidentale ha mostrato qualcosa che non era mai stato osservato prima: cosa succede pochi secondi prima della morte.

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Nelle credenze popolari si dice che prima di passare a miglior vita vediamo scorrere davanti a noi tutta la nostra vita, condensata in pochi attimi. Ma per la scienza cosa accade davvero? L’osservazione del cervello di un anziano morto di infarto ce lo spiega e si aprono nuovi mondi.

Cosa avviene prima di morire? Ecco cosa ci “regala” il cervello

Pellicola dei ricordi
Pellicola dei ricordi – Foto di Gerd Altmann da Pixabay

La credenza popolare potrebbe avere ben presto dei riscontri scientifici. Pare, infatti, che davvero il cervello prima della morte ci restituisca i momenti e gli eventi più importanti della nostra vita. A dirlo è Ajmal Zemmar, neurochirurgo dell’Università di Louisville che sta studiando i risultati di un caso fortuito che potrebbe rivelarsi emblematico per approfondire le dinamiche del cervello.

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Secondo quanto è stato già osservato, infatti, tramite delle oscillazioni che coinvolgono la memoria, il cervello potrebbe riprodurre il film della nostra vita, in pochi attimi, prima di spegnerci per sempre.

Oggi è possibile dire questo grazie alle osservazioni che sono state fatte su un uomo che, sottoposto ad un elettroencefalogramma per via dell’epilessia, è morto di infarto. Grazie al collegamento con il macchinario è stato possibile studiare gli ultimi 15 minuti prima della sua morte che sono rimasti registrati.

L’attenta analisi che è stata fatta ha mostrato che negli ultimi 30 secondi di vita il flusso delle onde celebrali è aumentato facendo registrare soprattutto delle oscillazioni gamma che per loro natura sono associate alla meditazione, al sogna ma anche al recupero della memoria.

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Ecco perché è ragionevole credere, dicono gli studiosi, che negli ultimi istanti di vita il cervello rilascia i migliori ricordi della vita in una pellicola che si riavvolge in modo immediato e veloce. Un’ipotesi che incuriosisce molto e che necessita di altri studi più approfonditi.

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