Quanto influisce l’inquinamento e l’uso di pesticidi sull’ambiente? Alcuni esseri viventi stanno soffrendo molto ed anche il settore di appartenenza.
Gli effetti dell’inquinamento e dell’uso di pesticidi nell’ambiente sono di forte impatto. L’intero ecosistema ne risente e, in particolar modo, alcuni essere viventi stanno soffrendo più degli altri. Anche il settore di produzione a cui essi appartengono è in crisi ed è fondamentale capire cosa sta accadendo intorno a noi.
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Tra tutte le specie presenti sulla Terra, le api stanno soffrendo molto a causa dei cambiamenti climatici. Nel corso dei secoli, gli insetti impollinatori presenti sul pianeta già prima dei dinosauri, hanno affrontato e superato molte crisi.
Questa di oggi però sembra la più difficile da superare ed è dettata proprio dall’azione dell’uomo. Il nostro agire ed il nostro modo di sfruttare le risorse primarie del pianeta, sta avendo effetti disastrosi sull’intera biodiversità. I dati sull’apicoltura sono allarmanti e tutto il sistema è a rischio.
Inquinamento e pesticidi: gli effetti sulle api
Fondamentali per l’intero ciclo vivente ed ecosistema, questi insetti trasportano il polline da un fiore all’altro e consentono la formazione del frutto. Sarebbe impossibile fare a meno del loro lavoro e gli effetti sarebbero irreparabili. Le api però stanno soffrendo molto ma cosa sta accadendo?
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Inquinamento, cambiamenti nell’uso del suolo e pesticidi sono le principali cause della sofferenza provocata agli insetti. Da questi fattori si scatenano i cambiamenti climatici, anch’essi deleteri per gli impollinatori. Nubifragi, allagamenti e sbalzi di temperatura repentini sono infatti letali per loro.
Ad esempio, se l’inverno è particolarmente mite, le api si riproducono prima arrivando ai mesi primaverili già pronte per la produzione. A questo punto, un nubifragio decreterebbe la fine del loro ciclo di produzione. Il miele esistente servirebbe soltanto per la loro sopravvivenze ed i produttori non avrebbero più prodotto da vendere.
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A causa della siccità nei mesi caldi dell’anno, proprio i produttori hanno denunciato un calo della produzione pari al 50%. I numeri fanno spavento ma è un fenomeno che potrebbe non fermarsi a questo se non arriva una svolta decisiva ed in tempi celeri. Stiamo distruggendo la nostra stessa casa senza accorgercene.