Sei proprio certo di conoscere la differenza tra risorse rinnovabili e non? Ecco alcuni esempi super facili che ti aiuteranno nella distinzione.
Oggi è difficile stare al passo e riuscire a distinguere con sicurezza tutte le fonti di energia e le risorse che è possibile sfruttare. E’ un tema molto importante, capire e conoscere con esattezza ciò che ci permette di vivere in completa normalità. Si presta sempre più attenzione a quello che è l’impatto ambientale per evitare una maggiore diffusione e un repentino sviluppo dell’inquinamento che sta facendo ammalare il nostro pianeta. Sai quali sono le energie rinnovabili e non?
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Risorse rinnovabili, quali sono e come si distinguono
Le risorse rinnovabili sono del tutto naturali e possono ricomporsi con processi altrettanto naturali con una velocità superiore rispetto a quello che è il nostro consumo.
Si distinguono dalle risorse non rinnovabili proprio grazie alla loro rigenerazione molto rapida e alla loro massiva presenza. Se ne possono trovare, quindi, in grandi quantità.
Quelle non rinnovabili sono fonti di energie che vengono prodotte lentamente e una volta terminate, la loro disponibilità non è immediata.
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Inoltre, il loro impiego ha un impatto ambientale maggiore in termini di inquinamento, rispetto allo sfruttamento di quelle rinnovabili.
Quelle non rinnovabili vengono utilizzate perché producono maggiori quantità di energia grazie ad impianti che prevedono sistemi tecnologici semplici e già ben collaudati.
La loro presenza, però, causa problemi di inquinamento ambientale, dovuti alla produzione di gas serra e scorie radioattive.
Un’altra differenza riguarda la loro reperibilità. Le fonti rinnovabili sono presenti in tutti il pianeta, contrariamente a quelle non rinnovabili che è possibile trovare solo in zone specifiche del pianeta. Ciò causa anche conflitti tra i vari paesi e inevitabilmente disuguaglianze economiche.
Fonti rinnovabili
Tra le fonti rinnovabili rientra l’acqua, grazie alla quale si produce energia idroelettrica. Tale energia viene prodotta attraverso il movimento delle onde di fiumi e oceani, grazie all’impiego di turbine. L’acqua è una risorsa usata anche nell’industria alimentare, per l’uso personale e ricreativo.
E’ una risorsa fondamentale e molto importante, è vitale per la sopravvivenza, eppure ancora oggi molte persone muoiono a causa della sua scarsa presenza in alcune zone.
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Abbiamo poi l’energia geotermica, la quale sfrutta il calore interno della terra e viene prodotta attraverso la degradazione di elementi radioattivi presenti all’interno del pianeta.
La sua presenza è equivalente a quella dell’energia solare. Quest’ultima, produce calore ed elettricità grazie alle radiazioni del sole. Tale risorse si ottiene con la presenza dei pannelli solari, i quali si occupano della conversione in energia.
Lo svantaggio è l’investimento finanziario richiesto per l’installazione dei pannelli, non proprio alla portata di tutti. E pensare che basta una sola ora di sole per soddisfare il fabbisogno energetico mondiale di un anno intero.
C’è poi l’energia eolica, altra fonte rinnovabile, prodotta grazie al vento. Quest’ultimo diventa una fonte di energia grazie ad un generatore elettrico che utilizza l’energia della rotazione delle turbine di vento.
Un’energia pulita e rinnovabile, poiché il vento è una risorsa inesauribile. Anche se le turbine eoliche causano inquinamento acustico e possono creare erosioni nelle aree di montagna.
Anche le piante, legno, carta e composti chimici possono considerarsi risorse rinnovabili se vengono trattati con tecniche sostenibili. Gli animali sono considerati una fonte rinnovabile di alimento, sia per gli esseri umani che per altri animali.
Fonti non rinnovabili
Invece, tra le risorse non rinnovabili, possiamo trovare il petrolio, un combustibile liquido prodotto dalla trasformazione chimica, lunga migliaia di anni, di organismi animali e vegetali.
Lo si trova nel sottosuolo, quindi per acquisirlo è necessario trivellare il terreno, ma, secondo le ultime stime, tutte le risorse di petrolio si esauriranno nel giro di 50 anni.
C’è poi il carbone, la risorsa più usata in passato per la produzione di energia elettrica, sostituito poi dal petrolio, essendo di lavorazione più facile.
Troviamo poi il gas naturale, prodotto dalla decomposizione anaerobica di materiale organico. Il suo impiego contribuisce in modo sostanziale alla produzione di gas serra.
Ed ecco, che ora avrai senz’altro maggior dimestichezza nella distinzione delle risorse rinnovabili e non, in questo modo potrai contribuire anche tu alla riduzione dell’inquinamento ambientale.