Allarme deforestazione: rase al suolo troppe foreste in tutto il mondo. L’Italia seconda in una classifica Europea
Ancora preoccupazione per il pericolo deforestazione. Dati sempre più recenti, sottolineano un aumento sensibile della deforestazione in aree montuose e non solo. Il ritmo risulta chiaramente accelerato rispetto agli ultimi decenni. La situazione risulta essere davvero preoccupate, a renderlo noto, una ricerca.
I danni causati dalla deforestazione, come tutti sappiamo, possono essere gravi ed irreversibili. Un recentissimo studio, pubblicato su Nature Sustainability, basata su immagini satellitari, avverte l’abbattimento di troppe piante, che hanno lasciato intere zone completamente deforestate.
Il disboscamento che avviene, soprattutto, nelle regioni montuose causa una significativa perdita di carbonio. Questo avviene perché, sempre più spesso, il suolo delle zone montuose viene destinato alle attività agricole.
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Se questi studi dovessero risultare corretti, vuol dire che le politiche contro la deforestazione, in realtà non risultano essere sufficienti e soprattutto non salvaguardano in alcun modo le foreste e la natura da cui tutti traiamo sempre importante giovamento.
Il problema deforestazione, interessa anche il nostro paese. Infatti una recente nota del WWF, denuncia tale realtà diffusa anche nei paesi Europei: Roma risulta essere seconda solo dopo Berlino. Questo vuol dire che l’Italia risulta essere al secondo posto, negli Stati Europei, responsabili della deforestazione.
Ogni anno, vengono eliminati circa 36.000 ettari di foresta, per soddisfare i consumi degli Italiani. Anche il WWF sostiene che, le misure di legge attuate, guardano poco alla salvaguardia dell’ambiente e troppo, invece, al consumo ed alle vendite. Molte delle foreste abbattute, infatti, si trovano sugli scaffali dei supermercati, trasformati in prodotti finiti, di cui facciamo abitualmente un grande uso, ed anche un grande spreco a discapito del nostro ecosistema ed anche di noi stessi.
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La proposta è quella di salvaguardare in modo più significativo le foreste di tutto il mondo al fine di ridurre impatti sul nostro ecosistema che potrebbero essere estremamente dannosi. Le importazioni UE, in questo campo, risultano essere ancora responsabili del 16% della deforestazione globale, dopo la Cina, con il 24%, l’India con il 9%, il Giappone con il 5% e gli Stati Uniti con il 7%.
Un problema, dunque, quello della deforestazione, che interessa e che coinvolge tutto il mondo ed i cui danni potrebbero attraversare tutto il pianeta, senza alcuna esclusione. Se non è possibile eliminare l’abbattimento di foreste, sarebbe comunque importante limitarlo.