La situazione del nostro paese è preoccupante: l’Italia è in stato pre-allerta per il gas e tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro. Cosa sta accadendo realmente?
Sono settimane particolarmente intense per il mondo intero, costretto a situazioni drammatiche a cui si sta assistendo quotidianamente. A preoccupare i più, oltre agli scenari di guerra tra Russia ed Ucraina, sono i valori ed i costi delle utilities. I servizi di pubblica utilità sono arrivati alle stelle. L’Italia è in stato di pre-allerta per il gas ma cosa significa?
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Bonus luce e gas 2022: il caro bollette non sarà più un problema. Come e quando presentare domanda
Si fa sempre più preoccupante lo scenario davanti a noi. I costi di benzina, luce e qualsiasi altra utenze necessaria alla vita quotidiana, hanno raggiunto cifre esorbitanti e non si prospettano miglioramenti nelle prossime settimane.
Le difficoltà sono palesi e concrete in tutti i paesi ma in Italia la situazione è già monitorata. Nonostante il Governo ha inviato rassicurazioni ai cittadini, cresce la paura di rimanere senza utenze ma, soprattutto, cresce l’ansia di privati e aziende di non riuscire ad adempiere i propri doveri. Una crisi energetica appare dietro l’angolo ed il livello di allerta è già alto.
Dallo scorso 26 febbraio, data in cui è stato reso noto il campanello d’allarme, tutta la penisola si sta interrogando sul significato di questo protocollo e sui possibili scenari prossimi. Per comprendere di cosa si tratta, bisogna partire dal principio. Il protocollo di crisi statale, prevede tre livelli:
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Dalla Commissione Ue arriva la decisione inaspettata sul gas e il nucleare. Da non credere!
E’ importante sottolineare come, nel primo e nel secondo livello, la situazione è ancora sotto controllo. Le forniture sono ancora sufficienti e, privati o aziende, non corrono alcun rischio particolarmente grave. Discorso diverso invece nel terzo livello.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Rincaro bollette, le imprese che riciclano la plastica: “Siamo sull’orlo del precipizio”
Una volta giunti ad uno stato di emergenza, potrebbe rivelarsi necessario ricorrere allo stoccaggio strategico e quindi alle riserve del paese. Il mercato delle utilities sarebbe senza ombra di dubbio in affanno e molte aziende potrebbe veder ridotte le loro possibilità.
Il Mite, Ministero della Transizione Ecologica, ha fatto sapere che, ad oggi, lo stato di pre allarme è necessario a monitorare la situazione ma la misura è soltanto cautelativa. La situazione energetica mondiale è in grave difficoltà ed fondamentale essere pronti ad ogni evenienza.