Fiori letali per i tuoi animali. Occhio a queste specie, gli effetti sono letali
3 anni fa
La primavera regala atmofere e colori pazzeschi soprattutto grazie alle fioriture abbondanti. Sì ma stiamo attenti, non tutti i fiori sono innocui soprattutto per i nostri amici a quattro zampe.
La primavera è la stagione della ripresa vegetativa. Risveglia gli umori, gli odori e i colori, le api iniziano a ronzare in cerca di pollini e i più sfortunati riprendono a combattere con l’allergia stagionale. Graminacee e pollini sono le regine e i re di questa magnifica stagione.
Fra i fiori che fioriscono in primavera c’è davvero vasta scelta. Troviamo i narcisi, le ortensie, le petunie, le viole, le begonie i tulipani e molte altre specie. Nonostate la bellezza indubitabile, non ci si può proprio fidare di tutti i fiori. Alcuni sono letali per la nostra salute, altri per quella dei nostri animali.
I fiori nocivi alla salute del tuo animale
Il giglio e il mughetto rientrano sicuramente fra i fiori che spiccano per bellezza e fioriscono pienamente a marzo. Descriviamo le caratteristiche di questi due esemplari. Il giglio, con nome scientifico di Lilium, è una pianta bulbosa della famiglia delle Liliaceae diffusa uniformemente in Europa, Asia e Nord America.
La famiglia di gigli vanta numerossisime specie. Vengono coltivati soprattutto per la loro eleganza e bellezza, per il loro potenziale ornamentale, quindi. Ma attenzione, questa pianta simbolo di purezza, rappresenta un reale pericolo per i nostri animali.
Le foglie del giglio, se ingerite dai gatti, determinano effetti negativi a livello dei reni. Il gatto potrebeb manifestare vomito, eccessiva salivazione e apatia. In questi casi è bene portare immediatamente l’animale dal veterinario che saprà intervenire tempestivamente.
Il mughetto è una pianta erbacea perenne diffusa in Europa e alcune parti dell’Asia, in particolare sul Caucaso. Il nome scientifico è Convallaria e proviene dal latino Lilium convallium o giglio delle convalli. Il mughetto è stato storicamente utilizzato per la preparazione di veleni. Se ingerito dai nostri animali domestici può causare problemi al cuore e all’intestino.
L’oleandro, non da meno, è una pianta ornamentale pericolosa che va maneggiata con l’ausilio dei guanti. La sua ingestione può provocare aritmia, ipotensione e morte per arresto cardio-circolatorio per via dei glucosidi cardioattivi che contiene. Il veleno dell’oleandro è nocivo tanto per l’animale quanto per l’uomo. Attenzione quindi a coltivare queste specie nel proprio giardino, belle sì, ma a che prezzo!