La Cina ha cominciato a farlo prima della guerra in Ucraina. La scoperta lascia alquanto perplessi

Notizie allarmanti arrivano dalla Cina che ha fatto scorte di cibo come mai prima d’ora. I numeri spaventano ma ecco cosa sta accadendo davvero.

Cereali raccolti Cina
Chicchi di avena (fonte Pixabay)

Mentre tutto il mondo è in affanno e le materie prime iniziano a scarseggiare in ogni angolo del pianeta, la Cina si muove al contrario e fa scorte di cibo. Il suo obiettivo è ormai chiaro ai più ma i numeri, arrivati ai massimi storici, preoccupano tutti gli altri paesi. Ma cosa sta accadendo?

Sono giorni di angosce e paure per tutti i paesi del Mondo. Il conflitto tra Ucraina e Russia sembra non arrestarsi e le ripercussioni sull’economia sono davvero gravi. Tra il dolore per le popolazioni colpite e i timori per un futuro incerto, c’è però chi mostra sicurezza spaventando tutti gli altri.

Il paese con capitale Pechino sta infatti facendo discutere i potenti della Terra. Mentre il grano ed il mais hanno raggiunto cifre da record e le imprese riducono la loro produzione a causa dei costi insostenibili, c’è chi è riuscito a mettere da parte provvigioni per il paese intero. Ma non è tutto.

Cina fa scorte di cibo: il motivo

Campo coltivato cina
Donna nei campi (fonte Pixabay)

La pandemia aveva già messo in allarme tutto il mondo e, fin dal primo lockdown, il paese di Pechino aveva iniziato a mettere da parte cereali e cibo con lo scopo di non far mancare nulla alla propria popolazione. L’operazione è però proseguita nel tempo ed oggi ha raggiunto numeri spaventosi.

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Dopo essersi assicurato il bottino, il Governo cinese ha annunciato una nuova mossa. Dietro queste provvigioni da record, ci sarebbe l’idea di raggiungere l’autosufficienza alimentare. Già nel corso delle scorse settimane, i paesi che hanno esportato in quel paese hanno avuto l’obbligo di registrarsi alle dogane per non essere lasciati fuori dal mercato.

Il grano e la carne sarebbero i prodotti maggiormente accumulati. Il Dipartimento Agricoltura USA ha fatto sapere che Pechino sarebbe già in possesso del 69% delle risorse di grano su scala globale, del 60% di riso e 51% di mais.

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L’imponente mercato vuole quindi diventare ancora più potente senza lasciarsi spaventare da ciò che accade nel resto del mondo. La strategia geopolitica avrà di certo conseguenze su larga scala e gli altri Stati non resteranno inermi di fronte a questa escalation alimentare.

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