Il Gas naturale: La grave dipendenza dall’Estero che fa tremare l’Italia. Perché? Scopriamo di più sulla questione
Questo tipo di gas è composto da metano e dalla miscela di idrocarburi ed altri gas, tra cui l’azoto e l’anidrite carbonica. Questo combustibile fossile, come ben sappiamo, si trova soprattutto sotto la superficie terrestre, la sua formazione risale a milioni di ani fa, ed è oggi depositato i appositi giacimenti in cui possiamo trovare anche carbone e petrolio. Estratto dai giacimenti, viene poi lavorato. Infatti, il gas naturale, prima della sua distribuzione, viene privato di sostanze come azoto ed anidrite carbonica. Ciò avviene grazie all’utilizzo di determinati impianti. Tra le fonti fossili questo risulta essere il più pulito, anche se comunque inquinante e non rinnovabile.
Questa fonte di energia risulta essere di fondamentale importanza per il nostro paese. In Italia, infatti, circa il 40% dell’energia consumata proviene dal gas naturale, necessario per la produzione di elettricità sia a livello industriale che per uso domestico. Considerando che la nostra produzione di gas naturale è pari a circa il 4,4% rispetto al consumo , possiamo parlare di una dipendenza importante dall’estero.
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I principali fornitori di gas naturale, per il nostro paese, sono la Russia, dalla quale riceviamo circa il 38% del gas che utilizziamo e l’Algeria, che ci rifornisce per circa il 27,8%. Nonostante questo, come già detto, il gas naturale rappresenti comunque una fonte di inquinamento. Il problema principale che emerge circa il suo utilizzo sono le emissioni di anidrite carbonica e degli altri gas serra che derivano dalla sua combustione, il cui contributo risulta essere dannoso, poiché concorre al problema del surriscaldamento della terra.
Spesso, il gas naturale viene definito come una sorta di collegamento che è capace di favorire la transizione energetica verso fonti più pulite. Questo accade perché, in primo luogo, siamo purtroppo strettamente legati all‘importazione di questo gas, per cui svincolarsi da questa dipendenza, risulta davvero difficile.
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Inoltre, investire sulle reti di trasporto del gas naturale, si traduce nella possibilità di realizzare strutture che nel futuro potranno modificare il proprio uso, ed essere in grado di trasportare idrogeno e biometano, che deriva dal biogas, entrambi puliti ed assolutamente rinnovabili.