Tieni fiorita l’orchidea in primavera, basta seguire pochi passaggi. In questo modo la tua pianta avrà un aspetto irresistibile. Scopriamo come
Il sogno degli appassionati di giardinaggio è senza dubbio riuscire ad ottenere una fioritura perfetta, duratura e abbondante. E’ anche vero che per poter raggiungere questo risultato, i procedimenti da seguire sono chiari e categorici. Infatti, ci sono molti fattori che influiscono sulla salute e sulla fioritura di una pianta, quali luce, acqua, parassiti, nutrizione e così via. Basta un piccolo errore per compromettere il loro ciclo di sviluppo. Le esigenze cambiano a seconda della pianta che scegliamo di inserire in casa. Tra le più amate e diffuse troviamo senza dubbi l’orchidea, i cui fiori sono mozzafiato, ma richiede anche delle cure specifiche. Scopriamole
La difficoltà nel coltivare una pianta non è tanto portarla alla fioritura, ma riuscire a fare in modo che questa sia quanto più lunga possibile e ricca di nuovi germogli.
Le orchidee sono tra le piante da interno più apprezzate, per il loro aspetto decorativo e la loro bellezza estetica. Sono caratterizzate da colori vivaci, ed anche la forma richiama caratteri esotici.
Infatti, è una pianta tropicale che una volta fiorita, rifiorisce, ma con le giuste accortezze. L’orchidea è una pianta molto delicata e preservare la sua salute è fondamentale.
L’importante è seguire poche ma buone indicazioni per far sì che possa regalarci le sue infiorescenze eleganti che daranno un tocco di classe all’ambiente in cui andremo a posizionarla.
Quando la pianta comincia a perdere la sua brillantezza, iniziando ad appassire, non dobbiamo pensare che sia giunta alla fine della sua vita, farla rifiorire è possibile.
Il primo passo è capire quale specie di orchidea è in nostro possesso, dato che ce ne sono diverse tipologie. In questo modo riusciremo a comprendere con precisione le sue esigenze.
Prendersi cura di un orchidea è facile, anche per chi è alle prime armi nel mondo del giardinaggio, basta solo controllare che tutti i fattori del caso rispettino le necessità della pianta.
Il vaso, ad esempio, su cui forse non ci siamo mai soffermati. Ma, l’orchidea è una pianta che richiede di essere inserita in un vaso di materiale resistente, con il fondo forato e soprattutto trasparente.
Questo perché una parte fondamentale della pianta a cui dobbiamo dedicare un maggior numero di cure, sono le radici. Il vaso trasparente è utile proprio a loro.
Da una parte ci consente di tenerle sott’occhio, così in base al loro aspetto capiremo se sono in buono stato oppure hanno qualche problematica. Dall’altro, permette alla luce di raggiungere una zona che altrimenti sarebbe all’ombra.
Quindi, se non si trova già in un vaso del genere, è bene rimediare. Inoltre, trattandosi di fiori provenienti da zone tropicali, l’ambiente in cui si trovano deve essere adatto.
Motivo per il quale ogni 15 giorni nutri la tua pianta con del fertilizzante contenente fosforo e potassio. Questa pratica va però sospesa durante il periodo di fioritura.
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C’è poi l’innaffiatura. Se generalmente utilizzi un innaffiatoio, sappi che stai sbagliando metodo. In questo modo rischierai, infatti, di dare troppa acqua, o troppo poca, alle radici.
Innaffiala quando il terreno e le radici appariranno asciutte, ed il metodo giusto è quello dell’immersione. Riempi un contenitore con dell’acqua e immergi l’intero vaso dell’orchidea all’interno.
E’ bene ripetere l’innaffiatura ogni 10 giorni orientativamente, immergi la tua orchidea in acqua calda per mezz’ora, ed una volta trascorso il tempo, lascia sgocciolare per poi posare la tua pianta.
Anche la posizione scelta deve rispettare delle piccole indicazioni. Deve trovarsi in un luogo luminoso, ma non sotto i raggi diretti del sole. Opta per gli spazi vicino alle finestre o ai balconi.
Sarà poi la pianta a dirti se il posto che hai scelto per lei è quello giusto. Se le foglio ingialliscono o sono maculate, forse si trova troppo esposta ai raggi diretti del sole. Al contrario, ha bisogno di luce se le foglie sono scure.
Inoltre, evita un luogo in cui potrebbe trovarsi tra correnti di aria, che andrebbero a rovinare le infiorescenze. Opta per un luogo non troppo secco, ma avente un livello di umidità tra il 35-40%.
Nel periodo invernale, durante il giorno, possiamo anche spostare l’orchidea all’esterno, per poi rientrarla una volta calata la sera. Questa abitudine adottala per un anno, lo shock termico gioverà alla fioritura.
Quando la nostra pianta avrà poi terminato il periodo di fioritura, dobbiamo potarla. Solo così continuerà a crescere, poiché conserverà un buon quantitativo di nutrimenti.
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Svolgi la potatura in modo corretto, disinfettando i tagli e le cesoie, in questo modo germoglierà più rapidamente. Taglia il gambo appena sotto i piccoli boccioli presenti.
In ultimo, dedichiamoci anche alle foglie. Quest’ultime devono essere sempre pulite, prova ad utilizzare una miscela di acqua e aceto, o limone. Con un panno inumidito di questa miscela, rimuovi la polvere presente, così i tessuti potranno respirare correttamente.
Inoltre, di tanto in tanto, ma in particolar modo nel periodo estivo, per mantenere un buon livello di umidità, vaporizza dell’acqua con uno spruzzino sulla pianta. Segui tutti questi consigli e la tua orchidea sarà perfetta.
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