Tutti pazzi per l’avocado: ecco come è possibile far nascere un albero partendo solo dal seme. Ti spieghiamo tutto
L’avocado è un frutto che negli ultimi tempi molti di noi hanno riscoperto. È entrato ormai a gambe spiegate nella nostra cucina anche se non fa parte propriamente della nostra cultura.
Ma ci si evolse, si conosce, si sperimenta e si accoglie e gli italiani hanno abbracciato l’avocado originario del Messico veramente con molto piacere. Lo mangiamo a pezzettini nelle insalate, nei pochet, sottoforma di guacamole, la cremina da spalmare sul pane o anche come avocado toast.
Insomma un nuovo beniamino ed un alimento di super tendenza. Sai che potresti coltivarlo anche in casa e avere, in balcone, una piccola pianta di avocado? Ti spieghiamo tutto sulla sua coltivazione.
Non è difficile coltivare l’avocado in casa ma per farlo bisogna conoscere la pianta. Oggi ti spieghiamo l’abc su come cresce e si sviluppa. L’avocado nasce come la maggior parte delle piante da un seme. Ha bisogno di quattro, al massimo otto settimane per germogliare.
Basta dunque un seme, ovvero il nocciolo che troviamo nel frutto, da qui piano piano spunteranno le radici dal basso e dal centro il seme comincerà a lacerarsi facendo spaziio ai germogli che si sviluppano in altezza portando poi alla comparsa delle prime foglie.
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Uno sviluppo semplice ma molto bello e sorprendente da vedere se fatto in casa. Da questo punto in poi la pianta comincerà a crescere per diventare lentamente un albero. Non si tratta di un processo immediato, ovviamente. Come tutte le pianta da frutto ha necessità che trascorra qualche anno per regalare i suoi frutti.
La cosa essenziale è che l’albero inizi a fiorire, è da lì poi che i frutti prenderanno vita. Per arrivare alla fine del processo è necessaria l’impollinazione. In questo caso, però, serve almeno un altro albero di un’altra specie che vi sia affianco per accelerare il processo.
Questo meccanismo è essenziale in quanto i fiori degli avocado sono ermafroditi (ovvero presentano sia organi maschili che femminili) e per questo l’autoimpollinazione non avviene ma bisogna favorirla “accostandogli” lo strumento adatto, ovvero altri alberi con diversi gruppi di riproduzione.
Ci penserà il vento o anche le api o altri insetti a fare il resto. La natura è maestra in questo e non ha bisogno di artifizi. Certamente la presenza delle api aiuta molto ed in alcuni progetti di agricoltura biologica dell’avocado, l’apicoltura è un fattore aggiunto molto importante.
Grazie alle api la produzione dei frutti aumenta ma in maniera del tutto naturale e non forzata, investendo comunque anche in un’altra attività che è quella della produzione di miele, oggi molto richiesto rispetto ai prodotti che vengono dall’estero che non sono di qualità.
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E allora se sei appassionato di avocado prova a far crescere il tuo albero di avocado. Conserva il nocciolo del frutto che hai acquistato, farlo germogliare e piantalo in vaso. Ha bisogno di sole, caldo e anche tanta cura e attenzione ma il risultato sarà veramente super e a costo zero.