Banane, kiwi, datteri, ananas e mango sono quei frutti esotici reperibili al supermercato che raramente pensiamo di poter coltivare sul nostro balcone o nelle nostre case. Eppure è semplice, scopriamo insieme come fare.
Ci sono dei frutti davvero gustosi originari, però, di zone per noi esotiche come l’Asia o l’Africa. Abbiamo però la possibilità di conoscere il sapore di questi frutti grazie alle importazioni dai paesi di provenienza grazie alle quali li ritroviamo direttamente negli scaffali dei supermercati.
Certo, mangiare un mango importato non sarà la stessa cosa che mangiarne uno a chilometro zero appena colto dall’albero, tuttavia ci si accontenta. Ma è davvero impossibile coltivare nelle proprie case questi deliziosi frutti? Pare che sia possibile.
Banana e mango a chilometro zero: come coltivare
Avete un debole per le banane ma non avete idea di come sia fatta la pianta da cui provengono? Seguite questi brevi consigli e otterrete i primi germogli e i primi steli in pochi mesi. La banana è la bacca del banano e cresce nelle regioni del sud-est asiatico di Indonesia, Malesia e Filippine e appartiene alla famiglia delle Musaceae. Vediamo come coltivarne una piantina.
Prendete un frutto maturo e riducetelo in poltiglia, dopodichè sistematelo in una retina da frutta (quelle dove spesso trovate arance o mandarini) e avvolgetela per intero dentro uno strato di pagliuzza secca. Ponete il tutto dentro un’altra retina di modo da mantenere stabile la composizione.
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Lasciate riposare il tutto per 10 giorni e tornate infine a controllare. Fuoriusciranno dalla rete una serie di piccoli germogli. Estraetene con delicatezza un paio e piantateli dentro un vasetto ricolmo di terra. Lasciate fuoriuscire un pò il germoglio dalla superficie ed innaffiate con acqua abbondante. Dopo 12 mesi dall’operazione, avrete un giovane esemplare di pianta di banano!
Passiamo al kiwi. Il kiwi è il frutto della pianta Actinidia chinensis originaria della Cina. Vediamo come far nascere una piccola pianta partendo dal frutto. Per lo scopo ci servirà una cipolla, ebbene sì. La cipolla contiene fruttosio e vitamine funzionali alla crescita della pianta.
Tagliatene una rotella e ponetela a contatto con una rotella di kiwi. Unite fra loro le due fette orizzontali con dello spago o del filo di cotone. Sotterrate a questo punto la composizione e lasciatela stabile nel vaso prescelto. Nebulizzate abbondantemente e non vi resta che aspettare. Entro un anno avrete il vostro esemplare di kiwi.
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Passiamo al dattero. Frutto esportato principalmente dalla Tunisia, dall’Egitto e dall’Algeria proviene dalla palma da dattero Phoenix Dactylifera. Praticate un solco lungo il corpo molle del frutto ed estraete il seme custodito all’interno. A questo punto vi servirà una foglia di aloe vera. Tagliatela a metà ed inserite nella tipica polpa gelatinosa i semi estratti dai datteri. Sotterrate a foglia di aloe con i semi sotto abbondante terra ed aspettate. Dopo 12 mesi avrete la vostra palma da dattero.
Ananas: tagliate l’estremità superiore del frutto, quella con le foglie, e create una piccola strutturina in cui incastonarla con del polistirolo avanzato. Ciò vi permetterà di mantenerla stabile e in ammollo in un vasetto pieno d’acqua. L’immagine sarà quella di un ciuffo verdeggiante immerso, per la parte inferiore, in un vasetto d’acqua. Formatisi i germogli, non vi resterà che interrarla. Attorno al ciuffo si formeranno lungo i mesi altre foglie.
Veniamo al mango. Originario dell’Asia meridionale appartiene alla famiglia delle Anacardiacee. Coloratissimo e dal sapore esplosivo nasconde il proprio seme dietro una corteccia legnosa difficilmente distinguibile dal resto della polpa. Arrivate al cuore legnoso del mango e apritelo con un coltello: all’interno scoprirete che c’è un seme. Estraetelo ed inseritelo in mezzo ad una spugnetta come a formare un sandwich con seme di mango.
Tenete ferma la composizione con l’aiuto di uno spago e successivamente nebulizzate il tutto. Dopo 14 giorni vedrete emergere dal seme un vigoroso germoglio che, a quel punto, andrà interrato. Annaffiate abbondantemente ed aspettate che emergano le prime foglie dallo stile davvero apprezzabile. Buona coltivazione!
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