Come annaffi le tue piante? I 10 errori da non fare se ci tieni alla loro salute
3 anni fa
Annaffiare bene le piante è fondamentale per il loro benessere. Ma quali sono i 10 errori da non fare e che bisogna conoscere per evitare il peggio?
Il giardinaggio è una vera e propria arte, da conoscere, studiare e approfondire per restare sempre al passo con i metodi più innovativi. Tra i punti cardini per curare le nostre amiche verdi, annaffiare bene una pianta lo è di certo. Esistono però 10 errori da non fare per evitare di farle soffrire.
Lo si impara sul campo ma anche studiando ed analizzando i dettagli della natura. Ogni pianta ha le sue esigenze e necessità e, prendersene cura, significa conoscerli tutti o quasi. Anche i pollici più esperti possono cadere in alcune trappole ed è per questo che oggi vi sveliamo dei segreti del mestiere che vi sorprenderanno.
Abbiamo imparato insieme ormai che luce, terreno, acqua, concimazione e rinvaso sono gli step da tenere a mente per il benessere della pianta. Ma se da un lato, ogni pianta ha i suoi perché, dall’altro lato esistono alcuni principi regolatori che le accomunano tutte. Quali sono?
Scopri se sai annaffiare bene le tue piante: i 10 errori da evitare
Anche il mondo green ha delle regole valide per tutte le piante e delle inesattezza comuni da sdoganare per correggere il tiro e curare al meglio le amiche verdi. Di seguito allora, scopriamo quali sono gli errori che è meglio evitare ed i dogmi per un giardinaggio perfetto:
Annaffiare allo stesso modo: non esiste una regola valida per tutte le piante. Ognuna ha bisogno di acqua in modo diverso ed è importante ascoltare il suo bisogno per evitare di annaffiare troppo o troppo poco tutte le piante senza distinzione.
Bagnare sul bagnato: fornire un apporto eccessivo di acqua, fa inevitabilmente soffrire la pianta. Le radici che si trovano in un ambiente sempre umido, tendono inevitabilmente a marcire.
Bagnare a gocce: annaffiare spesso e poco, magari fornendo alla nostra pianta qualche goccina di acqua, è sbagliato. Nel dubbio se annaffiare o meno, è meglio rimandare e chiedere consiglio al fiorista di fiducia.
Annaffiare velocemente: quando la terra è asciutta ed ha bisogno di acqua, ha anche bisogno del tempo giusto per assorbirla. Innaffiando con delicatezza le piante o per immersione, è il modo giusto per farlo.
Svuotare il sottovaso: la maggior parte delle piante, soprattutto quelle più piccole, odiano i ristagni di acqua. Un errore comune è quello di lasciare l’acqua nel sottovaso pensando che la pianta potrà così prendere la quantità di cui necessita. Il sottovaso va svuotato e tutto l’eccesso va tolto.
Rinvasare correttamente: al fine di fornire il giusto apporto di acqua a tutta la pianta ed alle sue radici, è importante che questa sia contenuta in vaso dalle giuste dimensioni. Infatti, se l’acqua non raggiunge le radici, rischia di inzuppare il terreno in eccesso e provocare delle muffe. Rinvasare nel modo corretto è fondamentale.
Bagnare le foglie: di tanto in tanto è bene bagnare le foglie e sottoporle ad una “doccia”. Quando scegliete di farlo, assicuratevi però che le foglie siano esposte in modo da asciugarsi (soprattutto in estate). Per le piante in casa invece, se le foglie non si possono asciugare, è meglio bagnare solo il terreno.
Annaffiare al sole: è un’azione da evitare assolutamente per non indurre la pianta ad una bruciatura e morte certa. Le amiche verdi vanno annaffiate al tramonto o, meglio ancora, di sera.
Acqua fredda: gli sbalzi termici sono nemici delle nostre piante e questi possono essere provocati anche dall’utilizzo dell’acqua troppo fredda. Il consiglio è quello di utilizzare acqua a temperatura ambiente.
Non annaffiare: dimenticarsi di bagnare le piante è uno sbaglio per difetto che bisogna evitare. L’acqua è infatti vitale per loro e va sempre fornita nel modo e nella quantità corretta.
Come nella vita, anche nel giardinaggio la parola d’ordine è compromesso. Nè troppa acqua, né troppa poco, né troppo fredda, né troppo calda sono soltanto alcuni dei dettami da seguire. Il benessere di ogni pianta parte dalle nostre azioni e dalla conoscenza che abbiamo di loro.