L’orchidea è un fiore esotico dalla bellezza proverbiale. La sua delicatezza rende però necessarie alcune accortezza. Scopriamo come aiutare la nostra orchidea nella fioritura.
L’orchidea è una pianta dagli equilibri particolari. I più di noi scalpitano nell’attesa di vederla fiorire ma dimenticano che per assistere al miracolo è necessario badare alla cura di radici aeree e foglie. Con l’approssimarsi dellla primavera le aspettative sulla fioritura sono ancora più alte. Vediamo allora come aiutare la nostra pianta a dare il meglio si sè.
La pazienza sarà uno degli ingredienti imprescindibili assieme ad accortezza e cure. Ma è sufficiente? Scopriamo insieme quali fertilizzanti utilizzare per concimare la nostra orchidea e come utilizzarli.
Il fertilizzante adatto alla tua orchidea, come capirlo
Errore che commettono in molti è quello di credere che se la propria orchidea non produce fiori, allora, è morta. Attenzione! Niente di più sbagliato. Come la maggiorparte delle specie vegetali, l’orchidea ha bisogno di un periodo di dormienza vegetativa in cui non produrre boccioli da portare a fioritura. Di solito il periodo di riposo vegetativo intercorre nei mesi invernali.
Somministrare di continuo fertilizzanti alla pianta, nei periodi di dormienza, può risultare nocivo per la fisiologia della stessa: sappiate aspettare. Con l’avvicinarsi della primavera, sarà la pianta a suggerirci che è arrivata per lei la fase del risveglio. Davanti al suo rinvigorirsi potremo allora pensare ad un piccolo aiuto alla fioritura.
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A partire da marzo ma, in alcuni casi, anche da fine gennaio, possiamo cominciare a concimare la nostra orchidea. Il segnale di avvenuto risveglio è presente spesso a livello dell’attaccatura dell’ultima foglia maturata. Se osservi emergere dall’attaccatura degli steli, allora la nostra orchidea sarà in ripresa vegetativa.
La tua orchidea è ora sveglia ed è questo il momento giusto per pensare di fertilizzare il terreno e arricchirlo con i nutrienti necessari. I minerali protagonisti nella maggiorparte dei casi della composizione dei fertilizzanti sono il fosforo, il potassio e l’azoto, tutti con funzioni specifiche.
Per la fioritura in particolare sono funzionali il fosforo, il potassio e altri elementi ferrosi presenti nei generici concimi. Il concime che trovi in commercio va bene, è consigliabile diluirlo in un substrato già precedentemente umidificato di modo da far attecchire meglio i nutrienti.
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Ma passiamo alle soluzioni fai da te. Ecco le più efficaci. Diluisci in 10 litri di acqua 3 cucchiai di lievito di birra e tienili da parte per innaffiare la tua orchidea. Il lievito è particolarmente indicato per favorire le fioriture. Per rinvigorire foglie e steli è invece bene ricorrere all‘azoto. Fra gli elementi presenti nella nostra casa, il fondo del caffè è sicuramente quello più ricco di azoto.
Fai asciugare all’aria il fondo di caffè e cospargilo nel terriccio dell’orchidea. Somministralo una volta al mese. Altro consiglio generale è quello di porre la propria orchidea in un posto sottoposto a una grande quantità di luce indiretta. L’orchidea ama la luce filtrata e senza di questa non riuscirà a fiorire. Nebulizzate poi quotidianamente le sue radici aeree con acqua priva di calcare ed evitate ristagni e secchezza dell’apparato.
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