Orchidea di marzo: la fioritura perfetta esiste. Devi solo fare in questo modo

L’orchidea è un fiore esotico dalla bellezza proverbiale. La sua delicatezza rende però necessarie alcune accortezza. Scopriamo come aiutare la nostra orchidea nella fioritura.

Orchidea rossa concime fioritura
Orchidea in fiore (Foto di Kranich17 da Pixabay)

L’orchidea è una pianta dagli equilibri particolari. I più di noi scalpitano nell’attesa di vederla fiorire ma dimenticano che per assistere al miracolo è necessario badare alla cura di radici aeree e foglie. Con l’approssimarsi dellla primavera le aspettative sulla fioritura sono ancora più alte. Vediamo allora come aiutare la nostra pianta a dare il meglio si sè.

La pazienza sarà uno degli ingredienti imprescindibili assieme ad accortezza e cure. Ma è sufficiente? Scopriamo insieme quali fertilizzanti utilizzare per concimare la nostra orchidea e come utilizzarli.

Il fertilizzante adatto alla tua orchidea, come capirlo

Orchidea fucsia concime fioritura
Orchidea vermiglio (Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay)

Errore che commettono in molti è quello di credere che se la propria orchidea non produce fiori, allora, è morta. Attenzione! Niente di più sbagliato. Come la maggiorparte delle specie vegetali, l’orchidea ha bisogno di un periodo di dormienza vegetativa in cui non produrre boccioli da portare a fioritura. Di solito il periodo di riposo vegetativo intercorre nei mesi invernali.

Somministrare di continuo fertilizzanti alla pianta, nei periodi di dormienza, può risultare nocivo per la fisiologia della stessa: sappiate aspettare. Con l’avvicinarsi della primavera, sarà la pianta a suggerirci che è arrivata per lei la fase del risveglio. Davanti al suo rinvigorirsi potremo allora pensare ad un piccolo aiuto alla fioritura.

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A partire da marzo ma, in alcuni casi, anche da fine gennaio, possiamo cominciare a concimare la nostra orchidea. Il segnale di avvenuto risveglio è presente spesso a livello dell’attaccatura dell’ultima foglia maturata. Se osservi emergere dall’attaccatura degli steli, allora la nostra orchidea sarà in ripresa vegetativa.

La tua orchidea è ora sveglia ed è questo il momento giusto per pensare di fertilizzare il terreno e arricchirlo con i nutrienti necessari. I minerali protagonisti nella maggiorparte dei casi della composizione dei fertilizzanti sono il fosforo, il potassio e l’azoto, tutti con funzioni specifiche.

Per la fioritura in particolare sono funzionali il fosforo, il potassio e altri elementi ferrosi presenti nei generici concimi. Il concime che trovi in commercio va bene, è consigliabile diluirlo in un substrato già precedentemente umidificato di modo da far attecchire meglio i nutrienti.

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Ma passiamo alle soluzioni fai da te. Ecco le più efficaci. Diluisci in 10 litri di acqua 3 cucchiai di lievito di birra e tienili da parte per innaffiare la tua orchidea. Il lievito è particolarmente indicato per favorire le fioriture. Per rinvigorire foglie e steli è invece bene ricorrere all‘azoto. Fra gli elementi presenti nella nostra casa, il fondo del caffè è sicuramente quello più ricco di azoto.

Fai asciugare all’aria il fondo di caffè e cospargilo nel terriccio dell’orchidea. Somministralo una volta al mese. Altro consiglio generale è quello di porre la propria orchidea in un posto sottoposto a una grande quantità di luce indiretta. L’orchidea ama la luce filtrata e senza di questa non riuscirà a fiorire. Nebulizzate poi quotidianamente le sue radici aeree con acqua priva di calcare ed evitate ristagni e secchezza dell’apparato.

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