Famoso per i suoi fiori candidi, il biancospino è un arbusto fiorito dalle numerose proprietà benefiche. Scopriamo come ristorare il nostro organismo con questa pianta.
Il biancospino è un arbusto spinoso della famiglia delle Rosaceae. Raggiunge un altezza contenuta fra i 50 cm e i 6 metri ed è ricoperto, nel fusto, di spine. Proprio le spine sono gli elementi che in primavera tramutano in gemme e vanno a generare i delicati fiori di cui è dotata la pianta.
Questa pianta, a crescita lenta, può diventare pluricentenaria. È diffusa in Europa, Asia occidentale e America settentrionale e rappresenta un considerevole aiuto nella lotta ad alcune patologie dell’essere umano, scopriamo quali.
Il biancospino: un rimedio efficace per la pressione sanguigna
Sin dai tempi più antichi arrivano testimonianze dell’utilizzo del biancospino come rimedio fitoterapico. In particolare veniva apprezzato per l’aiuto al cuore e alla distensione del corpo. L’industria erboristica europea ancora oggi annovera questa specie vegetale fra le predilette.
Ma andiamo ad analizzare le componenti organolettiche della pianta, quelle cioè che la rendono così portentosa per il nostro organismo. Il biancospino è ricco di antiossidanti naturali, i flavonoidi, e presenta altri principi attivi funzionali in questo senso come la vitexina e i proantocianidoli. In particolare questi principi attivi hanno il merito di agire sulle pareti delle arterie e dei vasi sanguigni.
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La loro azione consiste nel dilatare e rilassare le pareti di arterie e vasi in modo da provocare un immediato abbassamento della pressione del corpo con un rilassamento generale delle membra. Lo scopo a cui presta servizio questa specie è quindi presto svelato: il biancospino è un ottimo rimedio contro l’ipertensione e la pressione alta.
In sintesi, le principali proprietà attribuite al biancospino sono: cardiotoniche, vasodilatatrici coronariche, antisclerotiche, sedative, ansiolitiche, antispasmodiche, antipertensive ed ipolipemizzanti. è bene specificare che proprio per le sue proprietà sedative il biancospino è stato spesso associato alle droghe ansiolitiche e sedative.
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Ggli estratti di biancospino sono infatti consigliati come terapia fitoterapica specifica per il trattamento di scompensi cardiaci di media entità, in caso di insufficienza coronarica, nelle turbe bradicardiche lievi, e nell’insufficienza miocardica in forma moderata. La somministrazione è spesso per via orale in pastiglie.