La Camomilla, si sa, è la tisana della buonanotte, rimedio perfetto contro l’insonnia. O forse non è così? Ecco come funziona
La camomilla è una pianta erbacea annuale che rientra nel genere Matricaria. E’ originaria dell’Europa e dell’Asia nord-occidentale, ed è grazie ai capolini, ovvero le infiorescenze piccole gialle che troviamo al centro, costituite da piccolissimi fiori, che fatti essiccare ci permettono di assimilare i benefici della pianta. Quest’ultimi sono davvero tanti, ma spesso si parla del suo effetto calmante e rilassante che ci prepara ad un buon riposo. Anche se, non sempre è così. Da cosa dipende?
Infuso alla camomilla, come assumerlo contro l’insonnia
La camomilla presenta diversi benefici che possiamo assorbire e che aiutano il nostro organismo. I suoi fiori essiccati rappresentano un vero toccasana su più fronti.
Viene infatti utilizzata per le sue proprietà antinfiammatorie e antispastiche, riduce quindi il dolore muscolare involontario del tubo digerente ed è consigliata anche per le proprietà sedative.
Oltre a questi benefici, permette anche di alleviare infiammazioni cutanee, irritazioni o acne se applicata mediante un uso esterno. I suoi benefici permettono di utilizzarla anche per un uso domestico.
Qualche impacco sugli occhi permetterà di ridurre le occhiaie oltre che alleviare il fastidio procurato da disturbi come il calazio o l’orzaiolo.
Tutte queste proprietà sono date dalla presenza di olio essenziale, grazie al camazulene e alfa-bisabololo, e grazie ai flavonoidi, insieme di pigmenti vegetali.
E’ grazie a questi composti che sfruttiamo la camomilla in diverse situazioni, in particolar modo spicca la sua funzione sedativa.
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Quest’ultima è data da un flavonoide, che prende il nome di apigenina, la quale si lega al sito dove si trovano le benzodiazepine e sviluppa un azione calmante.
Una tazza di camomilla permetterebbe, prima di andare a dormire, di agevolare il sonno. Infatti, molte persone che soffrono di insonnia la utilizzano come rimedio naturale.
Ma, non sempre questo ha effetto, anche se gli infusi di questa pianta hanno proprietà benefiche che si relazionano al sonno. Molto probabilmente stiamo commettendo un errore, molto banale tra l’altro.
Il tutto riguarda il tempo di infusione, fondamentale a seconda dei benefici di cui necessitiamo. Infatti, per far sì che la camomilla sia efficace prima di andare a letto dobbiamo prestare attenzione ai tempi.
Il trucco sta nel scegliere un infusione né troppo breve, ma neanche molto lunga, altrimenti avremo una reazione contraria. In linea generale basta un minuto per poter gustare un corretto infuso.
Il tempo ideale per assimilare tutti i principi attivi, va comunque da un minuto fino a un massimo di tre. Un altro segnale che possiamo controllare per capire se stiamo preparando l’infuso correttamente è il colore.
Quest’ultimo deve essere chiaro, solo così l’infusione sta avvenendo correttamente. Infatti, più lasciamo i fiori essiccati nell’acqua, che diventerà scusa, sviluppando un potere eccitante pari a quello della caffeina.
In questo modo, addio sonno. Finiremo con l’agitarci e non riposeremo come avremmo dovuto. Quindi, per fare propri i benefici di una buona camomilla rilassante, seguiamo alcuni semplici consigli.
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L’acqua non deve essere bollente, massimo 90 gradi, ma questo generalmente vale per ogni tipo di infuso. Lasciamo che i fiori rilascino le sostanze per un massimo di tre minuti, ed inoltre attenzione alla dolcificazione.
Piuttosto che lo zucchero raffinato, il quale coprirebbe il sapore e diminuirebbe l’effetto, scegliamo del miele o anche zucchero di canna, preservando così il gusto. Seguendo questi passaggi, una buona tisana alla sera ci permetterà di fare sonni tranquilli.