Attenzione quando nel nostro orto usiamo pesticidi, fertilizzanti e antiparassitari. Rispettiamo l’ambiente e soprattutto proteggiamo la nostra salute. Ecco come
Negli ultimi tempi è diventata ormai una pratica comune coltivare non solo piante in casa propria, ma anche verdure ed erbe. Infatti, grazie ai diversi metodi di coltivazione è possibile creare dei piccoli orti casalinghi, anche in assenza di un terreno all’aperto. I benefici che si ottengono da questa scelta sono diversi, il più importante è senz’altro poter portare in tavola prodotti di cui sappiamo la provenienza e del tutto naturali. C’è poi anche la soddisfazione, di aver cresciuto e portato a piena maturazione un prodotto che diversamente avremmo acquistato. Per poter ottenere delle coltivazioni non solo perfette, ma anche sane, è importante utilizzare anche i prodotti giusti.
La guida per te, pesticidi e fertilizzanti che non devi usare
L’importanza di avere un orto o un giardino non è data solo dal risultato finale della coltivazione, ma è un hobby consigliato anche per il suo ottimo effetto benefico sull’umore.
Il contatto con la natura permette infatti al nostro corpo di ridurre lo stress e di esercitare la mente attraverso i procedimento metodici richiesti per la cura del nostro terreno.
Sono anche gli studi scientifici a confermare ciò, basterebbe anche mezz’ora a settimana per ricavare benefici per la mente ed anche la salute dell’organismo.
Tutto giusto, a meno che non ricorriamo a prodotti quali fertilizzanti, antiparassitari e pesticidi che possono minare non solo la salute del terreno e quindi dell’ambiente, ma anche quella del nostro corpo.
Sarà capitato qualche volta di vedere una pianta ben tenuta e rigogliosa, iniziare improvvisamente ad appassire. Tra le varie cause, molto probabile che ci sia quella dovuta all’uso di fertilizzanti.
In particolare, quelli da laboratorio possono portare a degli effetti collaterali, poiché rilasciano una serie di molecole che permettono alla pianta di crescere rapidamente, ma in modo innaturale.
Sostanzialmente è come se stessimo dopando la nostra pianta. I primi fertilizzanti chimici sono nati all’inizio del Novecento, grazie ad un’invenzione di Carl Bosh e Fritz Haber, ricercatori tedeschi.
Il primo prodotto è stata l’ammoniaca, nata attraverso un processo industriale con il trattamento di idrogeno e azoto. Quest’ultimo è uno dei prodotti principali per la crescita delle piante.
Prodotti dannosi
Infatti, in commercio quasi tutti i prodotti sono ricchi di elementi azotati. L’industria si è poi occupata di ricreare gli altri elementi utili allo sviluppo, come il fosforo e il potassio.
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L’unione di questi tre elementi dà vita ai concimi NPK, molto diffusi sia nell’agricoltura che per uso domestico. Ma, in realtà, la natura fornisce questi elementi.
Le piante li assorbono e si autoregolano per poter crescere in modo forte. Ma, è uso comune volere le cose più rapidamente è possibile.
Quindi, si ricorre anche all’uso di pesticidi, il cui nome tradotto dal latino significa distruzione. Ed è quello che stanno facendo all’ambiente e alle persone.
Sono prodotti il cui scopo è quello di eliminare e tenere sotto controllo, gli organismi che possono minacciare i prodotti presenti nel nostro terreno.
In commercio ne troviamo di diverse tipologie, insetticidi, fungicidi e diserbanti, per fare degli esempi. Nell’ultima tipologia rientra anche il glifosato, considerato cancerogeno per la salute dell’uomo.
Lo stesso Ministero della salute ha pubblicato le possibile controindicazioni che possono insorgere a carico dell’uomo, della terra e gli insetti impollinatori.
Intossicazioni, irritazioni o altri problemi più seri. E’ importante quindi riuscire ad evitare di comprare questa tipologia dei prodotti.
Cosa possiamo fare?
Per poter evitare spiacevoli situazioni, doppiamo capire come orientarci per scegliere il fertilizzante giusto. La soluzione più rapida è cercare rivenditori che trattino prodotti biologici e naturali.
Puntare quindi sull’eco-biologico, un acquisto sano e consapevole per il nostro orto e giardino. Uno dei prodotti più versatili è senz’altro il compost, che puoi produrre in casa con gli scarti alimentari.
In questo modo darai una nuova vitalità alle piante e rivitalizzerai anche il terreno. La fertilità del terreno è il primo passo da portare a termine così da avere una base ottimale per la coltivazione.
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Un fertilizzante perfetto è l’humus di lombrico, che dona molti benefici alle piante e rende il terreno più soffice e leggero. Per quanto riguarda gli antiparassitari il migliore è l’Olio di Neem.
Proviene dall’India e anche dalle zone asiatiche, contiene acidi grassi e proprietà antibatteriche e antiparassitarie oltre che antifungine. Ciò permette di tenere alla larga insetti e parassiti.
Un prodotto che è sia un antiparassitario che un fertilizzante è il macerato di ortiche. Preparato in casa o venduto anche nei vivai, stimola lo sviluppo e arricchisce il terreno.
Scegliere prodotti naturali permette una coltivazione sana, anche perché assorbiamo ciò che mangiamo. Inoltre, i prodotti chimici indeboliscono la pianta e il suo sistema di difesa.