Rinvasare le piante è un’attività minuziosa che puoi svolgere con passaggi semplici e soprattutto efficienti. Scopri come fare
Quando si pratica giardinaggio, si sa, le cose da fare non finiscono mai. Le piante richiedono cure costanti e soprattutto attenzione, ovvero dobbiamo controllare che tutti i fattori rilevanti per il loro sviluppo siano correttamente bilanciati. Non è difficile dedicarsi al pollice verde, poiché una volta entrati nel meccanismo, riusciamo facilmente ad affrontare ogni difficoltà. L’importante è conoscere i metodi giusti che possono renderci meno complicato il lavoro. In questo modo, prenderci cura delle nostre piante sarà piacevole e veloce.
Rinvasare le tue piante sarà facilissimo seguendo questi passaggi
Tra le tante pratiche da dover svolgere, una importante per la corretta crescita della nostra pianta, riguarda il momento in cui dobbiamo cambiarle il vaso.
Questa è senz’altro una notizia positiva, perché ciò significa che lo spazio a sua disposizione non basta più e quindi le dobbiamo dare un nuovo posto in cui poter continuare a crescere.
Tutte le piante che si trovano in vaso o anche nelle fioriere, ad un certo punto hanno bisogno di essere rinvasate. Se non procediamo, la pianta inizierà ad entrare in sofferenza.
In molti temono il momento di dover rinvasare una pianta, poiché se finora era andato tutto bene, il timore di poter compromettere qualcosa è forte.
Ma, fortunatamente è possibile rinvasare con pochi passaggi che ti permetteranno non solo di farlo correttamente ma anche in modo efficace e veloce.
Per cominciare è bene capire le motivazioni per le quali è fondamentale procedere con questa pratica. Il primo, come abbiamo già detto, è per permettere alle radici di avere più spazio.
Infatti, a crescere non è solo il fogliame ma anche l’intero apparato radicale, il quale occupa ogni spazio a sua disposizione.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> “Piante dai fiori bianchi: le più chic da tenere in balcone o in giardino, renderanno la tua casa ancora più raffinata“
La seconda motivazione riguarda la possibilità di donare alla piante una serie di nutrienti attraverso il ricambio del terriccio, che con il passare del tempo potrebbe aver perso.
In linea generale è corretto rinvasare una pianta ogni 12 mesi, al massimo 18, preferibilmente in estate o primavera.
In realtà, la pianta ci fornisce dei segnali per ogni problema che affronta, in modo da poterci avvisare in che modo è necessario intervenire.
Uno dei primi segnali sono senz’altro le radici che fuoriescono dal vaso, che sia dalla superficie del terreno a anche dai fori sul fondo.
Anche se il terreno è spesso asciutto, uno dei motivo può essere che le radici hanno occupato tutto lo spazio a disposizione. Inoltre, se la pianta ha uno sviluppo lento, allora è perché lo spazio è ristretto.
Il rinvaso è obbligatorio anche quando si presenta muffa sulla superficie o altre tipologie di infezioni dovute a funghi.
Per le piante pendenti, il segnale è che spingono più verso il basso, a causa del peso della chioma superiore a quello della base.
Ora, per poter rinvasare una pianta, il punto di partenza è procurarsi un vaso che sia superiore di 5 cm rispetto a quello precedente. Non optare per vasi molto più grandi, in questo caso potrebbero insorgere dei problemi.
Infatti, un vaso molto grande necessita una grande quantità di terriccio che comprometterebbe le radici a causa dell’umidità in seguito alle innaffiature.
Il materiale più adatto è la terracotta, grazie alle sue proprietà isolanti e porose, che permette alle piante di crescere in modo protetto dalle temperature esterne. Inoltre, deve avere fori di scolo sul fondo.
Non devono essere grandi, basta che siano numerosi. Prima di procedere con il rinvaso, innaffia la pianta due giorni prima, in questo modo il terriccio umido uscirà facilmente dal vaso, senza compromettere le radici.
Con la mano afferra la pianta alla base del corpo centrale, nel punto esatto in cui entra in contatto con il terriccio. Con l’altra mano togliamo il vaso in modo molto delicato.
Nel caso di resistenza scrolla il vaso e scava lungo i bordi con le dita così non dovrai tirare con forza rischiando di compromettere la pianta. Una volta rimossa ora passiamo alla pulizia.
L’apparato radicale deve essere libero dal terriccio precedente, quindi rimuoviamolo del tutto per poi con delle forbici sterilizzate rimuovere le radici secche e marce.
L’aspetto lo si riconosce poiché si presenta come annerito e dalla consistenza viscida. L’importante non è rovinare tutte le radici, se troppo fitte, proviamo a districarle con attenzione.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> “Fondi di caffè, perfetti per il tuo giardino. Devi utilizzarli in questo modo, sono favolosi“
Terminato anche quest’altro passaggio sul fondo del vaso inseriamo del materiale grossolano per evitare ristagni per poi mettere una prima parte di terriccio, senza riempire l’intero vaso.
La base degli steli deve trovarsi ad un paio di centimetri di profondità dal bordo del vaso. Seguendo questi consigli, inserisci la pianta all’interno e aggiungi altro terriccio fino a ricoprirla bene.
Di tanto in tanto colpisci leggermente il vaso così il terreno di disperderà in modo uniforme. Non pressare con le mani, poiché questo potrebbe soffocare le radici.
Per l’innaffiatura aspettiamo un giorno prima di procedere, per poi controllare che l’acqua fuoriuscita dai fori non porti con se anche del terriccio.
Il livello del terreno in seguito all’irrigazione potrebbe abbassarsi, assestandosi, in questo caso aggiungi altro terreno. Ora, sai tutto ciò che serve per poter rinvasare correttamente le tue piante.