Cibo green e bambini: anche le mense scolastiche aderiscono alla scelta di menù più ecosostenibili e salutari
La questione delle mense, non è chiaramente legata solo ai bambini o agli studenti appena più grandi. Ha infatti dimensioni ben più consistenti, se vogliamo pensare che, tantissime sono le realtà lavorative che usufruiscono del servizio mensa. Non solo la scuola dunque, dall’infanzia all’università, ma anche ospedali, cliniche, pubbliche e private, ed aziende di vario genere, sono davvero tantissime le realtà che, nel nostro paese, mettono a disposizione dei lavoratori una mensa. E’, ovviamente, giusto che gli studenti o i lavoratori, possano usufruire di questo servizio. Di fondamentale importanza, è soprattutto per i bambini che hanno la possibilità di pranzare tutti insieme di confrontarsi con usi e abitudini. Altrettanto importante è per i lavoratori, poter avere una pausa e consumare un pasto durante una lunga giornata di lavoro.
Le mense green, un passo significativo non solo per le scuole
Il problema delle mense è che, purtroppo, nella maggior parte dei casi comportano un notevole spreco non solo di alimenti, ma anche di plastica e di tutto ciò che occorre per il pasto. Non solo. Spesso, gli alimenti messi a disposizione nelle mense non risultano essere qualitativamente dei migliori e molte volte si sono verificati anche casi di somministrazione di alimenti scaduti o crudi. E’ chiaro che, un adulto può rendersi conto subito se nel cibo che sta ingerendo c’è qualcosa che non va, a differenza, invece di un bambino, che spesso si limita a rifiutarsi di mangiare e ciò viene scambiato per un capriccio.
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Per far fronte alle tante esigenze dei più piccoli, soprattutto dal punto di vista alimentare, il Comune di Parma ha aderito alla Green Food Week, che si è svolta, lo scorso fine settimana, proprio nelle scuole, dove è attivo il servizio mensa. Lo scopo principale dell’iniziativa è quello di rendere le mense, in generale, a basso impatto ambientale. Per il momento l’iniziativa ha concesso la modifica di uno o più pasti alla settimana.
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Ovviamente si tratta di un gesto simbolico, ridotto ad una settimana, con la speranza che l’iniziativa sia d’esempio per modificare le abitudini esistenti nelle mense. Per rendere le mense più sostenibili occorre, innanzitutto, utilizzare prodotti a Km zero e fornirsi dai produttori del territorio. Abolire completamente l’uso della plastica sostituendola a materiali riciclati o ad alta sostenibilità. Inoltre, soprattutto per i bambini, un buon passo sarebbe quello di ridurre prodotti confezionati e con conservanti ed avvicinarli al consumo di frutta e verdura a cui spesso non sono abituati e che rifiutano categoricamente. Si tratta di abitudini semplici che poi manterranno nel tempo.