Scopriamo perché la luna piena del verme ha questo nome e quale significato nasconde: stasera c’è il plenilunio dell’inverno.
Scopriamo perché la luna piena del verme ha questo nome e quale significato nasconde: stasera c’è il plenilunio dell’inverno. Partiamo dalle origini: i nativi americani erano soliti dare nomi di animali non solo a se stessi, ma anche ai fenomeni naturali.
In questo caso, anche i pleniluni erano definiti tramite un nome specifico. La luna del verme, traduzione di worm moon, è il plenilunio di questa sera, venerdì 18 marzo 2022. È l’ultima luna piena dell’inverno, che ci saluta con questa affascinante leggenda.
Si chiama così perché, secondo gli indiani d’America, era la luna piena che anticipava la primavera, dunque il risveglio dal letargo dei vermi. La primavera è la stagione in cui la natura si ripopola dopo il letargo invernale, perciò si tratta di un nome adatto. Ma non solo, poiché anche la stessa Nasa si riferisce così all’ultimo plenilunio d’inverno.
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La Nasa e tutta la scienza, quindi, hanno adottato lo stesso termine usato da secoli dai nativi americani. Con la primavera ricomincia un ciclo. Quando i vermi si risvegliano e fuoriescono dal terreno, richiamano anche gli uccelli, i quali se ne cibano. Questa sera, dunque, spunterà la luna del verme, sorgendo esattamente alle 8:17 di mattina, come confermato dal’Unione Astrofili Italiani.
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Appena dopo l’alba, il nostro satellite inizierà la fase di plenilunio, anche se noi potremo vedere la luna soltanto in serata, dopo le 18:33. Come riferisce la Nasa, la luna piena non è visibile soltanto stasera, ma anche domani e dopodomani, per un weekend sotto il bagliore lunare. Dal 20 marzo, invece, inizia l’equinozio di primavera, che porrà fine all’inverno. E allora, siete pronti ad affacciarvi alla finestra? Fatevi stregare dal bagliore della notte.