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Giardinaggio

Potatura di primavera: ti diciamo noi come fare per evitare di far danni

Potatura di primavera: ti diciamo noi come fare per evitare di far danni. Un piccolo vademecum che si rivelerà più prezioso di quanto tu creda. 

Potatura ramo albero – Pixabay

La primavera è ormai alle porte e nonostante ancora non riusciamo a rendercene conto per via del cattivo tempo e delle fredde temperature, il momento tanto atteso della bella stagione sta per arrivare e non possiamo assolutamente farci trovare impreparati. Almeno per quanto riguarda le persone che devono occuparsi della potatura.

Gli esperti lo sanno, la primavera è il momento in cui le piante diventano rigogliose, una fase di splendore e ritorno in tutta la sua vitalità, merito della linfa che circola durante la primavera. Se non conosci bene la materia e vuoi evitare dei danni, ecco quali sono le potature stagionali da fare assolutamente.

Potatura di primavera, il segreto sta nel farlo sulle giuste piante

Accessori potatura casalinga – Pixabay

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Se vuoi procedere ad una potatura ottimale, ecco quindi gli alberi interessati a questa attività:

  • Alberi giovani: sono gli alberi quelli ancora in formazione e quindi lo scopo della potatura è quello di circoscrivere la zona interessata alla crescita ed evitando che la linfa si disperda. Per questa ragione si consiglia di potare i germogli situati lungo la parte inferiore del tronco ed anche quelli che non sono sui rami strutturali;
  • Alberi già formati: in questo caso lo scopo della potatura sta nel rimuovere i polloni, ossia le crescite verticali che possono nuocere all’albero stesso, questi infatti tolgono energia al ramo principale. Quest’attività è indispensabile perché aiuterà a creare meno zone d’ombra e soprattutto far sì che l’intero arbusto possa prendere tutta la luce del sole;
  • Alberi vigorosi: in questi casi la parola chiave è diradamento, dei frutti e non dei fiori. Le passate stagioni, le intemperie ed il cattivo tempo ha sicuramente danneggiato qualche componente dell’albero che va – pertanto – rimossa. Il diradamento consiste nella rimozione di tutti quei frutti danneggiati sia dalle condizioni climatiche che da insetti, parassiti che possano aver compromesso il frutto.

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Per evitare che tutto il raccolto possa rovinarsi, si consiglia di distanziare ogni frutto a 10-20 cm dall’altro ovviamente sugli steli. Questa tecnica viene impiegata soprattutto qui frutti destinati al consumo. 

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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