L’universo è in continua evoluzione e con esso anche la ricerca scientifica. Ecco la nuova scoperta che ha lasciato tutti senza parole. Incredibile!
Della storia dell’Universo fino ad oggi sappiamo davvero poco, ma ciò di cui siamo certi è che questo è ancora tutto da esplorare.
L’Universo è in continua espansione ed una dimostrazione sono le sue mappe che nei secoli continuano a cambiare, mostrando un’espansione sempre maggiore.
Basti pensare che pensare che secoli fa si credeva esistesse solo la nostra galassia, la Via Lattea, ma fortunatamente grazie all’innovazione scientifica si è scoperto che esistano invece miliardi di galassie nel cosmo.
Non solo le galassie sono pressoché infinite, ma inoltre, recenti scoperte hanno mostrato come queste continuano a nascere.
L’osservazione della nascita delle galassie è resa possibile grazie agli innovativi telescopi che oggi ci permettono di guardare sempre più lontano rispetto a telescopi di qualche decennio fa.
Tuttavia, la nascita delle galassie è un evento davvero raro, e quando succede avere un telescopio a fermare il momento è un’occasione unica da festeggiare.
L’ultima scoperta riguarda proprio la nascita di una “baby Galaxy”, che fortunatamente è stata fotografata dal Dragonfly Array, un telescopio realizzato grazie all’unione di ben 48 teleobiettivi Canon.
Questi obiettivi estremamente sensibili riescono a coprire 6 gradi quadrati del firmamento, che sono circa le dimensioni della Luna moltiplicate per 3 volte.
Il Dragonfly Array e lo scatto unico realizzato
Il Dragonfly Array è un telescopio di ultima generazione progettato da Pieter van Dokkum e da Roberto Abrahm.
Si trova nel New Mexico e la sua elevata potenza negli ultimi anni ha apportato notevoli risultati alla ricerca scientifica.
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Questo telescopio, infatti, riescie a rilevare anche la luce molto debole di stelle lontanissime che si trovano appunto in zone poco illuminate dell’Universo.
Grazie alla sua potenza ed al suo ampio raggio capace di coprire 6 gradi quadrati del cielo, il Dragonfly è riuscito ad individuare galassie mai viste fino ad ora.
L’ultima scoperta riguarda una galassia nascente denominata DF-E1. Da quanto osservato dall’immagine catturata dal telescopio, questa piccola galassia sarebbe stata formata dal gas strappato alla galassia starbust M82.
Quest’ultima sensazionale scoperta è stata resa possibile grazie ad un upgrade dello strumento. Il team di Dragonfly ha infatti sostituito le iniziali 48 lenti con una versione pathfinder del telescopio.
Sono stati utilizzati solamente 3 obiettivi, pochi rispetto ai 48 iniziali, ma estremamente più potenti e dotati un particolare filtro capace di vedere solo una determinata gamma di lunghezze d’onda denominata H-alfa, che comprende le lunghezze d’onda dell’infrarosso, e più precisamente di 656.5 nanometri.
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Ciò ha permesso di catturare un’immagine estremamente precisa e nitida della galassia DF-E1 e dell’idrogeno gassoso rosso della galassia M82, che ne ha permesso la formazione.