L’evoluzione dell’universo: la nuova scoperta lascia tutti senza parole

L’universo è in continua evoluzione e con esso anche la ricerca scientifica. Ecco la nuova scoperta che ha lasciato tutti senza parole. Incredibile!

galassia viola scoperta
Galassia – foto da Pexels

Della storia dell’Universo fino ad oggi sappiamo davvero poco, ma ciò di cui siamo certi è che questo è ancora tutto da esplorare.

L’Universo è in continua espansione ed una dimostrazione sono le sue mappe che nei secoli continuano a cambiare, mostrando un’espansione sempre maggiore.

Basti pensare che pensare che secoli fa si credeva esistesse solo la nostra galassia, la Via Lattea, ma fortunatamente grazie all’innovazione scientifica si è scoperto che esistano invece miliardi di galassie nel cosmo.

Non solo le galassie sono pressoché infinite, ma inoltre, recenti scoperte hanno mostrato come queste continuano a nascere.

L’osservazione della nascita delle galassie è resa possibile grazie agli innovativi telescopi che oggi ci permettono di guardare sempre più lontano rispetto a telescopi di qualche decennio fa.

Tuttavia, la nascita delle galassie è un evento davvero raro, e quando succede avere un telescopio a fermare il momento è un’occasione unica da festeggiare.

L’ultima scoperta riguarda proprio la nascita di una “baby Galaxy”, che fortunatamente è stata fotografata dal Dragonfly Array, un telescopio realizzato grazie all’unione di ben 48 teleobiettivi Canon.

Questi obiettivi estremamente sensibili riescono a coprire 6 gradi quadrati del firmamento, che sono circa le dimensioni della Luna moltiplicate per 3 volte.

Il Dragonfly Array e lo scatto unico realizzato

telescopio dragonfly universo
Telescopio Dragonfly – Foto da dragonflytelescope.org

Il Dragonfly Array è un telescopio di ultima generazione progettato da Pieter van Dokkum e da Roberto Abrahm.

Si trova nel New Mexico e la sua elevata potenza negli ultimi anni ha apportato notevoli risultati alla ricerca scientifica.

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Questo telescopio, infatti, riescie a rilevare anche la luce molto debole di stelle lontanissime che si trovano appunto in zone poco illuminate dell’Universo.

Grazie alla sua potenza ed al suo ampio raggio capace di coprire 6 gradi quadrati del cielo, il Dragonfly è riuscito ad individuare galassie mai viste fino ad ora.

L’ultima scoperta riguarda una galassia nascente denominata DF-E1. Da quanto osservato dall’immagine catturata dal telescopio, questa piccola galassia sarebbe stata formata dal gas strappato alla galassia starbust M82.

Quest’ultima sensazionale scoperta è stata resa possibile grazie ad un upgrade dello strumento. Il team di Dragonfly ha infatti sostituito le iniziali 48 lenti con una versione pathfinder del telescopio.

Sono stati utilizzati solamente 3 obiettivi, pochi rispetto ai 48 iniziali, ma estremamente più potenti e dotati un particolare filtro capace di vedere solo una determinata gamma di lunghezze d’onda denominata H-alfa, che comprende le lunghezze d’onda dell’infrarosso, e più precisamente di 656.5 nanometri.

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Ciò ha permesso di catturare un’immagine estremamente precisa e nitida della galassia DF-E1 e dell’idrogeno gassoso rosso della galassia M82, che ne ha permesso la formazione.

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