L’orchidea ha le foglie molli: cosa fare per salvarla da questo piccolo ma fastidioso inconveniente

Quando l’orchidea ha le foglie molli, qualcosa è andato storto ma non tutto è perduto. Ecco cosa fare per salvarla e curarla al meglio.

Foglie orchidea pendenti
Foglie pendenti (fonte elicriso.it – Pinterest)

Gli amanti dell’orchidea lo sanno bene: le sue foglie molli non sono affatto un buon segno. Prendersi cura di questa pianta così delicata, significa conoscerne tutti i segreti ed agire di conseguenza. Ma allora cosa fare quando appare così sofferente? Niente panico, non è tutto perduto ma puoi ancora salvarla.

Può capitare anche ai migliori di sbagliare e, per la pianta in questione, basta davvero poco per correre grossi rischi. Sebbene la phalaenopsis sia adatta a tutti i pollici verdi, bisogna sapere bene come porre rimedio in caso di rischi che possono lenire il suo benessere.

I suoi fiori, le sue foglie e le sue radici, possono dirci molto più di quello che immaginiamo. Scegliere il luogo ideale dove tenerla, assicurarsi che la luce sia giusta ed annaffiarla con la quantità di acqua necessaria, sono le regole basilari da cui partire.

Scelti questi parametri in maniera corretta, non dovrebbero esserci problemi ma qualcosa può andare comunque storto. Nel caso in cui le lunghe foglie verdi indichino uno stato di malessere, ecco allora cosa fare per curarle al meglio.

L’orchidea ha le foglie molli: i rimedi da seguire

Radici orchidea marce cura
Radici marce (fonte homeforest.it – Pinterest)

Possono apparire molli al tatto, pendere verso il basso e perdere la loro tipica lucentezza. Quando le foglie della piantina dai fiori grandi e meravigliosi, appaiono così, non c’è tempo da perdere. I motivi per cui ciò accade possono essere principalmente due.

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Un’eccessiva irrigazione o sbalzi di temperatura troppo aggressivi, possono condizionare il benessere della pianta e lo stato delle foglie è il campanello di allarme. Di seguito i rimedi da seguire ed i consigli utili che salveranno la tua amica verde.

  • Sospendi le annaffiature: quando i sintomi di un malessere si palesano sulla piantina, non bisogna irrigarla più;
  • Far asciugare le radici: una volta tolta la piantina dal vaso, è importante far asciugare le radici lasciando la stessa al sole per almeno un giorno;
  • Tagliare le radici malate: in casi estremi, quando ormai non c’è più niente da fare per le radici, bisogna tagliarle così da fare crescere le nuove;
  • Tagliare le foglie malate: lo stesso discorso vale per le foglie che appaiono marce. Tagliarle è l’unico rimedio per farle riprendere.

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Una volta seguiti questi passaggi importanti, bisogna preparare il nuovo terriccio che ospiterà la piantina. Miscelando la corteccia a sostanze drenanti ed argilla, la nuova casa per la piantina la farà rifiorire bella e rigogliosa. Attenzione a non posizionarla più in prossimità di spifferi e non eccedere nella quantità di acqua.

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