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Orto

Pacciamatura: utilissima alle tue piante. Scopri di cosa si tratta, è favolosa

La pacciamatura è una pratica utilissima per le piante, ma cos’è? Scopriamo di cosa si tratta e come realizzarla al meglio.

Pacciamatura naturale con foglie – Foto da Pixabay

Avete mai visto quelle coltri di foglie che ricoprono il terreno durante l’autunno? Quelle stesse foglie dopo qualche mese non ci sono più e non perchè qualcuno le elimini, ma perchè diventano un tutt’uno con il terreno.

Quelle stesse foglie sono un esempio di quella che viene detta pacciamatura. Si tratta di una pratica naturale che può essere ricreata per ottenere delle migliori coltivazioni.

In natura, infatti, la copertura del terreno in questo modo, permette di proteggere tutte le piante sottostanti, facendo da strato per il gelo durante l’inverno, mantenendo inoltre il terreno morbido ed umido.

Questa pratica quindi non può far altro che apportare vantaggi alle colture, motivo per cui da anni viene utilizzata e replicata da diversi agricoltori. Vediamo allora tutto quello che c’è da sapere su questa fantastica tecnica di coltura.

Come realizzare una pacciamatura

Paglia – Foto da Pinterest

Realizzare una pacciamatura perfetta non è difficilissimo ma è necessario conoscere tutti i passaggi da effettuare nel dettaglio.

Il primo passo da fare è eliminare le erbacce. Ciò significa eliminare radici e rizomi, in modo che non diano fastidio alle altre piante.

Una volta eliminate tutte quelle erbacce infestanti, si può passare a posizionare il materiale pacciamante. I materiali utilizzabili per la pacciamatura sono davvero tanti, ad esempio si può utilizzare della canapa, ma su questo ci ritorneremo nel prossimo paragrafo.

Scelto il materiale per la pacciamatura, dovremo distribuirlo in uno strato di massimo 10 cm. Realizzato lo strato, questo andrà innaffiato, proprio per simulare quel che succede in natura.

Col tempo il materiale pacciamante si decomporrà facendo il proprio ciclo vitale. Tutto ciò che si dovrà fare sarà solo aggiungere circa 3 cm di materiale pacciamante all’anno, così da garantire sempre uno strato abbastanza spesso alle colture sottostanti.

Il consiglio è di evitare sempre di procedere con la pacciamatura quando c’è vento, così da evitare che il materiale pacciamante possa venire perso e sprecato.

Inoltre, la pacciamatura andrà evitate per quelle piante e colture che non amano gli ambienti umidi, come ad esempio le cipolle e l’aglio.

Per quanto riguarda i tempi, non esiste un momento ideale per praticare questa tecnica di coltura. L’unico consiglio è quello di evitare l’inverno, più nello specifico i mesi che vanno da dicembre a febbraio.

In questi mesi, infatti, il terreno è ancora molto freddo e il materiale pacciamante non farà altro che trattenere ancora di più il freddo, ritardando il riscaldamento del terreno portato dalla primavera. Preferite quindi mesi intermedi come aprile e maggio.

I materiali per la pacciamatura

Telo per pacciamatura in TNT – Foto da Pinterest

Come abbiamo accennato in precedenza, i materiali per la pacciamatura sono davvero tantissimi, così tanti che oggi ne elencheremo solo alcuni, mostrando anche quando preferirne uno piuttosto che un altro.

Generalmente il metodo più semplice e scelto è l’utilizzo dei teli TNT che si trovano ovunque in commercio, sia sui maggiori siti e-commerce sia in negozi di casalinghi o di giardinaggio.

Sono dei teli che riescono a bloccare la crescita di tutte le erbacce infestanti, mantenendo calore ed umidità nel terreno.

Tuttavia, non si tratta di un prodotto naturale e soprattutto non sono così belli da vedere. Si tratta quindi di una scelta estremamente pratica, ideale se si ha solo bisogno di una pacciamatura funzionale e veloce.

Se invece si volesse simulare alla perfezione la pacciamatura naturale, bisognerà orientarsi su materiali organici e minerali. I materiali organici apporteranno sostanze nutritive al substrato, mentre i materiali minerali non si deteriorano e assicurano un maggiore controllo delle erbacce, garantendo inoltre notevole risparmio idrico.

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Materiali organici

I materiali organici utilizzabili per la pacciamatura sono davvero tanti e vanno scelti in base alle proprie colture e all’effetto che si vuole ottenere. Di seguito alcuni dei maggiori materiali organici utilizzati per la pacciamatura:

– Paglia:
E’ uno dei pacciamanti organici più utilizzati. La sua decomposizione è molto lenta e graduale, perfetta quindi per chi vuole una coltivazione lunga. In questo modo la pacciamatura durerà sicuramente per tutta la primavera e l’estate.

– Foglie secche:
La scelta più classica poichè simulano alla perfezione la pacciamatura che avviene in natura. Si tratta quindi della scelta naturale per eccellenza. Utilizzando delle foglie secche potrete fornire un apporto di azoto e carbonio alle vostre culture, senza utilizzare alcun prodotto chimico.

– Corteccia:
Nonostante le foglie secche siano la scelta più simile al procedimento naturale, uno dei migliori effetti lo offre la corteccia di conifere. La corteccia di conifere è in grado di acidificare il terreno sottostante, rendendolo quindi perfetto per piante acidofile come le azalee.

Inoltre, la corteccia è anche molto bella da vedere in un giardino, ma mi raccomando a non utilizzarla su colture come la lavanda o la salvia.

– Erba di sfalcio:
Una soluzione a costo zero. Se usate un tagliaerba per dare una sfoltita al vostro prato avrete del materiale fresco e gratuito per realizzare un’ottima pacciamatura.

Dovrete solo assicurarvi che l’erba ottenuta venga triturata, altrimenti utilizzandola per il substrato così com’è, in poco tempo potrebbe marcire.

– Compost:
Un’altra idea economica se non gratuita è quella di utilizzare il compost. Questo può essere facilmente realizzato utilizzando dei residui di cibo che generalmente si buttano nell’organico.

Per realizzarlo però è necessario essere dotati di una compostiera, anche piccola, acquistabile in un qualsiasi negozio di articoli per il giardinaggio.

– Canapa:
Come accennato inizialmente, la canapa è uno degli ingredienti migliori per la pacciamatura. Ha un forte potere isolante ed è perfetta sia per gli alberi che per gli orti. Ha un pH neutro che la rende anche perfetta per la pacciamatura dei roseti.

 

Materiali minerali

Come abbiamo mostrato in precedenza, oltre ai materiali organici esistono anche quelli minerali, spesso utilizzato per via della loro difficile decomposizione. Vediamone alcuni.

– Pietra Pomice:
Si trova di diverse grandezze, ma solitamente di preferisce quella dalle dimensioni maggiori. Può essere reperita su siti specifici per il giardinaggio.

– Lapilli vulcanici:
Proprio come la Pomice, i lapilli possono essere un ottimo pacciamante. Uno dei loro vantaggi è la capacità di poter assicurare un giusto afflusso dell’acqua nel terreno.

– Ghiaia:
Molto diffusa ed utilizzata, anche per via del suo aspetto estetico. La ghiaia è un ottimo pacciamante perfetto anche per i giardini.

Quali sono i vantaggi della pacciamatura?

Corteccia di conifere – Foto da Pixabay

Ma la pacciamatura serve davvero? Ci sono degli effettivi vantaggi per le nostre colture? Questa tecnica utilizzata ormai da anni sia a livello professionale che amatoriale, ha portato effettivamente a dei vantaggi per le colture.

In primis, questo metodo permette di controllare le erbe infestanti. In tal modo, essendo inibite dallo strato di materiale pacciamante, le erbacce non daranno fastidio alle colture. Inoltre, non dovrete utilizzare alcun diserbante.

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Come abbiamo detto, la pacciamatura permette di conservare il calore del terreno. Un fattore molto importante da considerare, date le temperature gelate durante il periodo invernale, che spesso creano ingenti danni alle colture.

Inoltre, il terreno rimane morbido ed umido, permettendo così un notevole risparmio idrico, ottimo soprattutto per i mesi più caldi come luglio ed agosto.

Utilizzando del materiale organico, inoltre, si potranno fornire importanti sostanze nutritive come potassio ed azoto alle piante. Questi nutrienti solitamente vengono acquistati sotto forma di concime e quasi mai sono privi di sostanze chimiche.

Federica Pichierri

Classe 1994, nata a Bari. Sono una studentessa di Fisica poiché da sempre ho una passione per la scienza e la medicina. L’altra mia passione che non mi ha mai abbandonata è stata quella della scrittura, motivo per cui il mio obiettivo sarebbe quello un giorno di poter scrivere di scienza. Amo viaggiare e scoprire la cultura culinaria dei posti che visito e mi piacerebbe trasformare queste mie passioni in lavoro.

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