Raccolta differenziata, scopri come farla correttamente. Alcuni sbagliano proprio qui, accertati che non tu non sia uno di loro!
Negli ultimi anni si parla di raccolta differenziata, e nonostante tutta questa attenzione – almeno in via teorica – sull’argomento, ci sono ancora tantissimi aspetti da chiarire. In primi è una questione di cultura che ancora, soprattutto in alcune zone, non si è diffusa del tutto. In altri casi invece vi sono pochi luoghi adibiti ad un’efficiente raccolta, insomma sono numerose le questioni spinose che permeano attorno alla vicenda.
Ad esempio, ci sono alcuni dettagli che alle persone sfugge col rischio di vanificare l’intera procedura ecologica. Ecco quindi alcune dritte che ti aiuteranno sicuramente a non sbagliare più.
I segreti per una corretta raccolta differenziata: gli errori da evitare
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Il problema principale per quanto concerne la raccolta differenziata si presenta quando si tratta dei rifiuti organici. La stragrande maggioranza se consideriamo che costituisce il 30% di quello prodotto per ogni famiglia, quindi un’educazione su larga scala che potrà aiutare tantissimo anche l’ambiente e favorire pertanto il riciclo. Ecco quindi cosa occorre sapere:
- I contenitori marroni sono quelli che alcune città italiane – come Genova – danno ai cittadini per procedere nella raccolta dell’organico. Questi sacchetti si presentano traforati per meglio raccogliere l’organico. Si consiglia inoltre di usare per tale scopo quelli che si trovano nei supermercati. La regola principale è: più si distingue e meglio funziona il riciclo perché sarà meno la mole di rifiuti che andranno a finire in discarica. In questi contenitori marroni si possono introdurre a parte tutti gli avanzi di cibo – dalla frutta alla pasta ed alla carne – ma anche peli, piume, fazzoletti sporchi e fiori;
- In quelli grigi invece vige la regola “non recuperabile, non imballaggio”: quindi dalle lamette, ai mozziconi di sigarette, i pannolini ed assorbenti. CD, DVD, VHS e lettiere per animali o giocattoli.
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E’ importantissimo procedere a questa netta distinzione perché il materiale organico gettato come rifiuto verrà utilizzato come fertilizzante naturale per le coltivazioni, oltre a fornire energia rinnovabile come biogas.