All’interno de decreto-energia varato dal Governo c’è il bonus carburante, ma come funziona e a chi è destinato questo incentivo? Scopriamolo.
All’interno de decreto-energia varato dal Governo c’è il bonus carburante, ma come funziona e a chi è destinato questo incentivo? Scopriamolo. Prima di tutto, occorre sapere che il bonus viene erogato direttamente dalle imprese. Inoltre, è destinato a tutti i lavoratori che usufruiscono dell’automobile per motivi di lavoro. Tutto queste è stato pensato per combattere i caro bollette. Come funziona?
Mario Draghi ha pensato di inserire questo incentivo all’interno del decreto-energia per contrastare l’aumento delle bollette e abbattere i costi, agevolando i lavoratori. Sono le stesse aziende che forniscono il buono ai propri lavoratori, perciò i singoli cittadini non possono richiederlo spontaneamente. A chi è destinato?
Le aziende che intendano favorire l’operato dei propri lavoratori, hanno diritto a premiarli attraverso questo incentivo. A quanto ammonta il bonus carburante? Sono voucher benzina che, per l’interno anno, arrivano a un tetto massimo di 200 euro. I voucher sono ceduti, a titolo gratuito, dalle società stesse ai propri dipendenti, senza che questi incidano sul reddito. Sono escluse le partite IVA e i dipendenti pubblici.
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Tra l’altro, il bonus carburante entra in scena proprio insieme al taglio delle accise sul prezzo del carburante. Il prezzo del carburante, infatti, è stato abbassato di 25 centesimi, in modo tale da far respirare i consumatori, imprese comprese, schiacciate dalla crisi energetica. Per richiedere il bonus non serve fare alcuna domanda, essendo esentasse, ma sono le stesse società a fornirlo ai dipendenti. I lavoratori, naturalmente, devono lavorare per aziende private.
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Chi sono i beneficiari dell’incentivo? I lavoratori dipendenti appartenenti a qualsiasi categoria, senza presentare specifici requisiti. Insieme alla detrazione dei 25 centesimi sul rifornimento alle pompe di benzina, il bonus da 200 euro rientra nelle misure adottate momentaneamente per combattere i rincari. Certo è che bisognerà ancora per molto combattere contro i prezzi folli dei distributori, e non si prospetta nulla di buono, finché le accise non saranno eliminate del tutto.