Finalmente, dopo anni di indecisioni e di battibecchi, anche l’Italia ha adottato una strategia per la salvaguardia delle foreste nazionali, in che modo?
Finalmente, dopo anni di indecisioni e di battibecchi, anche l’Italia ha adottato una strategia per la salvaguardia delle foreste nazionali, in che modo? Non è certo una novità, il ruolo svolto dalle foreste è essenziale per la vita sul pianeta. Le foreste, oltre ad essere habitat naturale di migliaia di specie animali e vegetali, offrono ossigeno e combattono l’inquinamento.
Le foreste sono un vero e proprio serbatoio di carbonio, il secondo più importante, dopo gli oceani, come riferisce il WWF. Questi enormi spazi verdi assorbono un terzo delle emissioni CO2 prodotte dall’uomo. Quindi svolgono un ruolo fondamentale per la produzione di ossigeno e per l’equilibrio del clima. Purtroppo, però, ce ne sono sempre meno. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Le conseguenze della distruzione delle foreste sono sotto gli occhi di chiunque. Inquinamento e cambiamenti climatici, prima di tutto, ed estinzione di numerose specie di vegetali e di animali. Senza contare sottrazione dell’habitat di tante specie, le quali così sono condannate, oppure costrette a spostarsi in altri territori, magari vicino agli umani. Le regole della sopravvivenza passano anche e soprattutto dalle foreste.
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In Italia abbiamo numerosi boschi e foreste, che ricoprono un terzo del territorio complessivo. Tuttavia, la nostra amministrazione non ha mai fatto molto per prendersene cura e tutelare gli spazi verdi. Gestioni indiscriminate e superficiali che hanno ridotto numerosi boschi in luoghi abbandonati, gestiti male, alcuni diventati discariche. Gestioni fallimentari oppure non idonee che oggi, con le nuove direttive, si cercano di recuperare.
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Lo scorso 10 febbraio, infatti, è stata pubblicata la strategia per la tutela delle foreste, da attuare nell’immediato e per almeno venti anni. La strategia è stata messa in atto da Ministeri delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali, della Cultura, dello Sviluppo economico e della Transizione ecologica. Tutti uniti per la salvaguardia dell’ambiente. Grazie ai fondi erogati dalla nuova legge di stabilità 2022, inizia una nuova era e si combattere per raggiungere nuovi obiettivi, da rivedere ogni cinque anni. Speriamo sia solo l’inizio per i miglioramenti del territorio e per un nuovo concetto di tutela ambientale.