L’Orchidea è una pianta esotica dalle carattersitiche peculiari. La luce filtratata è la sua principale fonte di energia. Ecco allora come riprodurre l’habitat a lei più consono.
L’Orchidea è una pianta tropicale della famiglia delle Orchidaceae. La sua specie cresce spontaneamente in Asia, America centrale e meridionale. La specie maggiormente importata in Europa è laPhalaenopsis, che fa diretto riferimento alla farfalla per via della forma dei suoi caratteristici fiori.
L’orchidea come è noto ha bisogno di luce. Non è una novità dato che è il meccanismo primario di approvviggionamento energetico per le piante. Ma l’Orchidea richiede una somministrazione particolare: vuole luce filtrata e costante. Scopriamo allora come garantire alla nostra pianta il giusto apporto di luce solare.
Luce filtrata: un mantra per questa specie esotica
Chiunque alle elementari avrà sentito parlare di fotosintesi, fotosintesi clorofilliana, per la precisione. Rispolveriamo il suo ruolo fondamentale per ogni pianta e cerchiamo di capire come agevolare la crescita e la fioritura della nostra orchidea. La fotosintesi richiede la presenza di almeno tre protagonisti: una pianta, il sole e l’acqua. È un meccanismo che consente alla pianta di ricavare zucchero dall’energia solare fitrandola tramite la clorofilla delle sue foglie. La clorofilla è ciò che le rende così verdi.
La luce del sole, naturale o artificiale che sia, permette alle piante di trasformare le molecole di anidride carbonica (CO2) e acqua (H2O) in glucosio, zucchero. Questo zucchero sarà necessario alla vita della pianta. Ma come comportarci nel caso dell’Orchidea? Come tutte le piante, richiede luce, tanta. La prima regola da rispettare è la seguente: non sottoporre la tua orchidea ai raggi diretti del sole. La luce necessaria è quella filtrata da vetri, se opachi o trasparenti poco importa.
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La luce così somministrata porterà la pianta a fioritura. Se invece sottoposta a luce diretta del sole potrebbe presentare delle bruciature sulle foglie. Quindi è necessaria una buona intensità della luce ma che non sia aggressiva o diretta. Posiziona quindi la tua Orchidea ad almeno un metro dalla finestra, avvicinala di più al vetro se l’esposizione non gode di molta luce solare. Non mettere la pianta al centro della stanza, così sarà troppo lontana dalla fonte di luce.
Il colore delle foglie sarà un buon indicatore per la corretta o errata esposizione solare. Se le foglie appaiono di un verde chiaro allora l’esposizione sarà buona, se invece appaiono molto scure, andrà rincarata la dose. Per le orchidee è tuttavia inportante anche la notte, come per tutti gli esseri viventi d’altronde, quindi evita di sottoporle a luce artificiale ad oltranza. Altro aspetto essenziale da tenere a mente è la completezza dello spettro della luce. Luce rossa blu e verde saranno necessarie.
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Alcune finestre filtrano questi spettri luminosi, in tal caso potrai sottoporre l’Orchidea a luce artificiale qualche volta al mese. Non sempre questa operazione risulta necessaria. Se la tua necessità è quella di misurare accuratamente la luminosità dell’ambiente dell’Orchidea potrai comprare un esposimetro. Ci sono alcuni esposimetri disponibili nel formato app digitale: le app possono essere gratuite o a basso costo.
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