La piattaforma mangiaplastica è stata installata nei giorni scorsi e servirà a rendere più puliti i corsi di acqua. E’ una vera rivoluzione.
E’ stata installata nei giorni scorsi una nuova piattaforma mangiaplastica in grado di rendere più puliti tutti i corsi di acqua presenti in Italia e non solo. Si tratta di una novità davvero rilevante per cercare di difendere l’ambiente e catturare i rifiuti gettati in maniera spropositata. Ma scopriamo insieme come funziona.
I rifiuti smaltiti nell’ambiente e, in particolar modo la plastica, sono uno dei problemi più grandi e pesanti da risolvere. Basti pensare che, ogni anno, oltre 700 tonnellate di rifiuti finiscono nelle acque del Mediterraneo rilasciando le purtroppo note microplastiche.
Lo studio condotto e reso noto da Unep, ha registrato la presenza di circa 1.25 milioni di frammenti di microplastiche per ogni chilometro quadrato. Numeri spaventosi che sono stati segnalati soprattutto nel Mar Adriatico e nel bacino algerino. Per questa ragione, la piattaforma appena installata, ha l’obiettivo di limitare il fenomeno ed i danni connessi.
Mangiaplastica, come funziona la nuova piattaforma
La novità arriva dalla città di Padova. Il Comune in collaborazione con la Onlus Venice Lagoon Plastic Free e la no profit tedesca Everwave, ha inteso installare la piattaforma sul corso Bacchiglione. La piattaforma servirà a raccogliere i rifiuti prima che questi inquinino le acque in cui si trovano.
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Il sistema con cui tale innovazione è stata progettata, si chiama Hivex. Tale meccanismo, risultato dal lavoro di scienziati, ingegneri e biologi marini, sfrutta le correnti di acqua per catturare i rifiuti e quindi eliminarli prima che rilascino le microplastiche. Grazie alla sua struttura modulare, può adattarsi facilmente a corsi d’acqua di diverse dimensioni.
Una volta catturati, questi rifiuti vengono analizzati da Legambiente Padova attraverso un’app studiata sui criteri europei. I dati verranno poi condivisi con le autorità locali e l’azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento.
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L’obiettivo della no profit tedesca è quello di attivare e completare l’intero ciclo di rifiuti. Operante non solo in Italia ma anche in paesi come Cambogia, Bosnia e Slovacchia, tale azienda ha messo in atto un progetto innovativo e sostenibile. La speranza resta comunque quella che sempre più consumatori, smaltiscano rifiuti consapevolmente.