Conosci la tecnica per annaffiare le piante utilizzando l’oro nero? Grazie a questo rimedio green ed a costo zero, cresceranno belle e ricche di fiori.
L’acqua è una fonte vitale per la cura ed il benessere delle nostre amiche verdi. Fornirla nella giusta quantità è uno dei principi riportato nel manuale dei pollici verdi. Ma hai mai sentito parlare della tecnica per annaffiare le piante con l’oro nero? Di seguito vi spieghiamo di cosa si tratta e le attenzioni da tenere in considerazione.
La natura offre un’infinità di piante dai fiori, colori e necessità diverse. Quelle grasse ad esempio, non necessitano di particolari cure mentre, quelle più delicate come l’orchidea, hanno bisogno di essere curate nel migliore dei modi.
Tra tutte, alcune crescono e fioriscono rigogliose se piantate in un terreno acido. Ed è proprio qui che entra in gioco l’elemento magico di cui vi parliamo oggi. Assunto tutto i giorni dall’uomo, risulta essere un vero e proprio toccasana anche per alcune amiche verdi. Di cosa di tratta?
Annaffia le piante con l’oro nero a costo zero, come fare
Per molti italiani è il primo step da eseguire prima di affrontare la giornata ed iniziarla con il piede giusto. Stiamo parlando del caffè, corto, lungo o macchiato, è la ricarica necessaria ai più non appena suona la sveglia. In tanti non riescono a farne a meno e, proprio come stimola il risveglio, può stimolare la crescita di alcune foglie e fiori.
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Si sente sempre parlare dei suoi fondi da utilizzare come fertilizzanti. Questi infatti, una volta raffreddati, possono essere versati sul terreno e nutrirlo. Questa volta però, non si tratta della polvere ma proprio della bevanda del risveglio.
E’ stato constatato infatti che una tazza di caffè contiene un Ph compreso tra 5.2 e 6.9. In natura, alcune piante prediligono proprio il terreno acido, con un Ph che si aggira tra 5.8 e 7. Dunque, diluendo la bevanda con dell’acqua e utilizzandola per irrigare, questa miscela conferirà la giusta acidità al terreno.
Annaffia le piante con l’oro nero a costo zero, quali?
Prima di procedere con tale sistema di annaffiatura, è importante informarsi sulla natura della vostra amica verde. Non tutte le piante infatti amano l’acidità e, la miscela appena descritta, è quindi utilizzabile soltanto per alcune di esse. Tra queste ricordiamo l’azaleaa, ortensia, ciclamini, begonia, mimosa e gigli.
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Dunque, la corretta informazione è alla base di un corretto giardinaggio. Per diventare dei pollici verdi da manuale, bisogna quindi conoscere le piante e sapere esattamente per quali di queste la miscela di caffè è un toccasana.
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