L’olivo è una pianta che fa parlare di sè sin dall’antichità. Dall’enorme carica simbolica è ingrediente imprescindibile della dieta medeterranea, bene immateriale dell’umanità, per l’Unesco.
L’olivo è un arbusto originario dell’Asia minore e della Siria. Presente già nei poemi omerici, questa pianta godeva di particolare prestigio presso gli antichi greci. Pianta sacra ad Atena, la mitologia racconta come fosse nata dalla lancia appuntita della dea delle città greche, delle arti, dei mestieri e della guerra.
Puglia, Campania e Calabria sono le regioni della nostra penisola dove questa pianta è maggiormente diffusa. Resistente a climi particolarmente torridi è molto resistente a siccità e clima secchi. Vediamo allora come aiutare il nostro olivo a maturare presto i frutti tanto attesi, le olive.
Olivo: il concime perfetto per una pianta sacra
L’Olivo è simbolo di pace e tranquillità. Simbolo secolarizzato oggi nella domenica delle palme, era solitamente coltivato attorno ai templi delle divinità greche per delimitare la zona sacra. Quanto alla simbologia mitica i poemi antichi narrano che l’olivo nacque dalla lotta fra Atena e Poseidone.
In particolare dalle gesta del dio si dice ebbe origine una sorgente, dalla lancia della dea, piantata sull’Acropoli, proprio la pianta d’Olivo. L’olio prodotto dai preziosi frutti dell’olivo è patrimonio dell’Umanità grazie alla dichiarazione dell’Unesco del 2010. Vediamo a questo punto come prenderci cura al meglio di questa pianta sacra e nutriente.
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Potatura e concimazione sono le operazioni essenziali alla cura e buona crescita della pianta. È bene effettuare la concimazione nel periodo a cavallo tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Ma come orientarci nella scelta del giusto fertilizzante? Fosforo potassio e azoto sono la risposta.
Partiamo dall’azoto. L’azoto è indispensabile alla crescita prosperosa della pianta e all’abbondante produzione di frutti. È ideale da somministrare nel periodo vegetativo della pianta ed è fondamentale per stimolare lo sviluppo di rami e radici. L’azoto si può trovare in quantità massicce nei fondi di caffè. Non buttateli quindi: lasciateli asciugare al sole e cospargeteli sul terreno della pianta.
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Il potassio invece favorisce la protezione della pianta dall’attacco di agenti esterni come parassiti o malattie. Inoltre il potassio protegge la pianta dalle variazioni climatiche rendendola forte e robusta. Il potassio è presente in buona quantità nelle bucce di banana. Potete tagliare grossolanamente una parte di buccia e sistemarla sulla superficie della terrra.
In ultimo abbiamo il fosforo. La funzione di questo minerale è simile a quella dell’azoto, riesce cioè ad incrementare la rapida crescita di rami e radici. Non dimentichiamo tuttavia l’importanza per l’esemplare di calcio, rame, zinco e magnesio.
Una buona opzione reperibile in commercio che possa concentrare tutti i minerali necessari alla pianta è lo stallatico pellettato. È un concime ricavato dalle deiezioni degli animali da stalla come cavalli o vacche poi trattato con processi di umidificazione ed essiccazione. Può essere usato anche per nutrire piante da vaso ed in commercio è venduto sotto forma i cilindri o sfarinato.
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