Pianta originaria dell’America meridionale, la Petunia vanta una particolare storia d’importazione dal Brasile alla Francia all’Inghilterra.
La Petunia è una specie vegetale appartenente al genere di piante cotiledoni. Fa parte della famiglia delle Solanacee originarie dell’America meridionale. Questa specie vegetale è divenuta nota in tutta Europa grazie alle massicce importazioni avvenute nei primi anni dell’800.
Il paese d’importanzione principe delle rotte commerciali era originariamente il Brasile e da lì arrivarono poi in Francia e Inghilterra i primi esemplari della specie. La Petunia si è subito distinta nelle nostre terre per l’abbondante fioritura e la variegata colorazione delle corolle che la rende particolarmente ambita in veste di ornamento.
Petunia: un fiore dalla storia cosmopolita
Questa specie vegetale vanta esemplari perenni o annuali. Raggiunge un’altezza di circa un metro e vanta una vastissima gamma di fioritura. La Petunia sviluppa fiori imbutiformi, doppi o semplici con colorazioni sempre diverse. Fra le più note ci sono le sfumature che vanno dal bianco al rosso passando per il viola e il rosa. La fioritura della Petunia matura in primavera e resiste fino ai primi geli.
Le corolle sono solitamente increspate e arricciate a forma di campanula. Hanno avuto particolare fortuna nel mondo occidentale gli ibridi della pianta. In particolare gli ibridi a portamento ricadente l’hanno resa la pianta da balcone più venduta in Italia e altri paesi europei. L’ibrido più noto è la Petunia Surfinia, una varietà a portamento ricadente che ha saputo conquistare una buona fetta di mercato.
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La Petunia Surfinia è stata propagata per talea poichè il seme non può riprodurre la pianta. Negli USA invece sono maggiormente diffusi gli ibridi propagabili per seme, il più diffuso è il Petunia Wave. L’importazione originaria che ha reso possibile il radicamento della pianta nel nostro continente è partita dal Brasile nel 1823.
Fu operata da un gruppo di botanici francesi che impiantarono i primi esemplari a Parigi. Dopo poco tempo il capo giardiniere dei Giardini di Edimburgo, James Tweediw, decise di andare a trovare i botanici per importare la pianta a Glasgow. Con il tempo il fiore ha assunto svariati significati. Quello più utilizzato è oggi relativo alla passione e all’amore impossibili da contenere e nascondere.
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Ad ispirare questo tipo di interpretazione sono state la vistosità e la vivacità dei fiori. L’imponenza della fioritura manifestata dalla pianta in Inghilterra non le valse buona fama, soprattutto in epoca Vittoriana. Ben nota per la mancanza di flessibilità di costumi, l’epoca Vittoriana non è famosa di certo per i costumi democratici e liberari promossi dalla propria politica. L’improvvisa e dirompente fioritura della Petunia valse alla pianta il significato di rancore e rabbia feroci.
I colori forti avrebbero rappresentato lo scoppio improvviso di questi sentimenti complessi e istintuali. A corroborare questa interpretazione ci ha pensato la durata della fioritura. Intonsa fino ai mesi invernali, la resistenza della fioritura significava l’incorrottubilità del rancore provato. Per fortuna i tempi son cambiati e insieme all’epoca vittoriana è passata anche la simbologia non proprio positiva associata al fiore. Buona coltivazione dunque!
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