E’ giunta una vera e proprio svolta nel mondo degli animali: tanti cani e non solo, avranno finalmente una seconda possibilità.
Il mondo intero esulta per una bella ed importante notizia che finalmente coinvolge i nostri amici animali. Tanti cani e diverse altre specie di animali sottoposti a sperimentazioni, potranno essere finalmente adottati. La svolta è arrivata nelle scorse ore ed ecco cosa cambia per i cuccioli e come poter dar loro una seconda chance.
Vengono chiamati animali da laboratorio ma restano pur sempre cuccioli che avrebbero bisogno di amore e affetto alla pari di tutti gli altri. Grazie ad un importante decisione resa nota sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 28 marzo, gli animali d’affezione usati per le sperimentazioni scientifiche, possono essere reintrodotti nel sistema delle adozioni.
Quanto riportato in Gazzetta era in realtà già previsto da un provvedimento n°26 risalente a marzo del 2014. Già l’articolo 19 di tale provvedimento prevedeva che, previo parere favorevole del medico, i cuccioli potevano essere presi in carico dalle famiglie che ne facevano richiesta. Cosa cambia quindi ad oggi?
Finalmente una bella notizia: i requisiti per adottare i cani
Reinserire un animale significa concedergli quella possibilità di vita che, fino a quel momento, gli era stata tolta. Secondo quanto riportato in Gazzetta, esistono alcuni requisiti da dimostrare per procedere nella pratica. Nel dettaglio, gli enti che vogliono reinserire gli animali, devono presentare richiesta alle associazioni individuate dal Ministero della Salute.
Una volta giunta la richiesta ed accertate tutte le condizioni, le associazioni possono procedere con il reinserimento dei cuccioli. Si tratta di cani ma non solo. Le cosiddette cavie da laboratorio, sono gatti, criceti, porcellini ecc. tutti pelosetti che oggi hanno una nuova possibilità.
Finalmente una bella notizia: i numeri
I cuccioli che verrano reintrodotti nel sistema adozioni, potranno essere presi in carico a titolo assolutamente gratuito. La speranza è che questa novità porti a risultati concreti poiché, i numeri registrati fino a questo momento, denunciano una situazione difficile.
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Secondo quanto reso noto da Lav, Lega anti vivisezione, al momento meno dello 0,1% di animali vengono reintrodotti. Su 600.000 cuccioli da sperimentazioni, la maggior parte vengono purtroppo soppressi. Il dato è allarmante ma l’auspicio è che possa cambiare notevolmente.
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Nel 2018, 316 cani sono stati utilizzati per la ricerca ma, oggi finalmente, anche loro possono riprendere a sperare. Inoltre, grazie ai piani di recupero previsti da parchi ed aree protetti, tutti gli animali d’affezione potranno ritornare a vivere.