Laghi colorati: la meraviglia tutta italiana nasconde un segreto incredibile

La meraviglia dei laghi colorati: spettacolo della natura da non perdere assolutamente. Scopri subito come raggiungerli

vulcano laghi
Paesaggio vulcanico con laghi da Pixabay

Come ben sappiamo, spesso, la natura ci offre dei panorami e dei posti incantevoli, completamente incontaminati dall’uomo. Rappresentano, come si può ben immaginare, un patrimonio importante per la nostra terra, nonché luoghi turistici che contribuiscono alla peculiarità dei nostri paesaggi e che arricchiscono le tasche dello stato. Perché sappiamo bene che il turismo, per il nostro paese, può essere una fonte essenziale, considerando anche i tanti luoghi incantevoli e caratteristici che la natura ci ha regalato. Un dono non sfruttato al massimo, spesso sottovalutato da noi italiani, che spesso non ci rendiamo nemmeno conto di quanto sia bello il nostro paese. Tra le tante meraviglie, esistono i laghi colorati. Ma scopriamo come raggiungerli e quali sono le loro caratteristiche.

I meravigliosi laghi colorati: scopriamo cosa sono e dove si trovano

lago rosso
Lago rosso al tramonto da Pixabay

Non tutti sono a conoscenza dell’esistenza di questi fantastici “laghi colorati”. Si trovano vicino Roma, a Pomezia. Il fosso della Solfatara è un’area del tutto naturale situata all’estremità della Riserva naturale di Decima-Malafede, appunto sul confine tra Roma e Pomezia. Si tratta di circa 600 ettari di paesaggio, suggestivo ed estremamente affascinante. La presenza di questa solfatara è legata, come possiamo immaginare, alle attività vulcaniche laziali, dei Colli Albani.

Purtroppo pare che sia un luogo dimenticato, non tutti ne sono a conoscenza e non risultano essere molte le visite, nonostante sia un posto davvero bellissimo. Raggiungere questo luogo incantato, tra le altre cose, risulta essere davvero molto semplice. Dal grande Raccordo Anulare bisogna procedere per via Ardeatina, in direzione Pomezia, proseguire poi per i Castelli Romani ed infine raggiungere Via Solfatara.

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Una volta raggiunta Via Solfatara, è necessario lasciare la macchina per poter proseguire a piedi la visita. Raggiungere i laghi è possibile solo attraverso un sentiero, non segnalato. Tale percorso vi porterà direttamente alla scoperta dei primi tre laghi: due sono più grandi, di colore bianco e verde smeraldo. L’altro, più piccolo, si trova al centro. Proseguendo il vostro cammino, vi troverete di fronte il quarto lago. Quest’ultimo ha un colore rosso davvero molto particolare.

Laghi rossi e bianchi, Virgilio li citò nell’Eneide

Il lago rosso, presenta questa caratteristica colorazione grazie alla presenza di alghe ed altre sostanze presenti nell’acqua. In base alle stagioni, la colorazione diventa più o meno intensa. Grazie a questa sua colorazione, il lago rosso veniva anche chiamato “il lago degli innamorati“, in quanto il rosso ha da sempre rappresentato il colore dell’amore e della passione. Anche il lago bianco è molto caratteristico. Le sue acqua, infatti sembrano una vera e propria distesa di latte, candido.

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Risulta davvero strano come, questo posto straordinario, sia così poco noto. Citato da Virgilio, nell’Eneide, con il nome di Albunea. Per i latini, questo rappresentava il regno delle tre fate: Lar Aineas, Parca Maurtia Neuna e Neuna Fauna. Oggi, visitando la Solfatara si possono ammirare questi meravigliosi laghi, ma occorre ricordare che, un tempo, si trattava di un unico grande lago. Insomma, un luogo che sembra si sia fermato nel tempo e completamente immerso nella natura. Una meraviglia che vale la pena visitare.

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