Terreni agricoli all’asta, 1000 ettari per rilanciare l’agricoltura tra i giovani

L’asta della Banca nazionale delle terre agricole è alla sua quinta edizione e favorisce i giovani. Resi disponibili 19.800 ettari di terreno per un totale di 827 aziende agricole in potenza.

Agricoltura asta grano
Terreno agricolo (Foto di alohamalakhov da Pixabay)

L’economia riparte dal verde, letteralmente. Per la quinta edizione del bando, la Banca nazionale delle Terre Agricole decide di offrire un sostanzioso incentivo all’acquisto di terra, e lo rivolge ai giovani.

L’iniziativa agevola e favorisce la domanda dei giovani agricoltori con meno di 41 anni che potranno pagare ratealmente il terreno acquistato. Il piano di ammortamento arriva fino a 30 anni. I 19.800 ettari di terreno saranno distribuiti dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo alimentare (ISMEA).

Un’asta a favore del progresso, il rilancio economico passa ai giovani

agricoltura asta vigna
Vigneto (Foto di Jill Wellington da Pixabay)

La crisi agro-limentare ed energetica accesa dal conflitto armato fra Russia e Ucraina è culminata nell’impoverimento dei corridoi di esportazione di cereali e gas provenienti dalle due nazioni. Arriva l’iniziativa in grado di inibire le forme di dipendenza italiane e rilanciare l’economia agricola nostrana. Parliamo della quinta edizione dell’asta indetta dalla Banca nazionale delle terre agricole.

Sono messi all’asta 19.800 ettari di terreno per un valore d’asta complessivo di partenza di 312 milioni di euro. Il ricavato ottenuto dalla vendita dei terreni sarà circolamente investito per il sostentamento degli investimenti dei giovani imprenditori agricoli. Ma i vantaggi non si fermano qui.

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L’inziativa oltre a promuovere l’idea di economia circolare rende accattivante la compera del terreno con un piano rateizzato di pagamento. I giovani agricoltori al di sotto dei 41 anni potranno dilazionare il pagamento del terreno nell’arco di 30 anni. La suddivisione rateale è regolamentata e prevista da un preciso piano di ammortamento.

Ma come prendere parte all’asta? Per partecipare bisogna collegarsi entro il 5 giugno del 2022 sul sito della Banca nazionale delle terre agricole dove potrete trovare tutte le informazioni relative al bando. Sul sito si potranno visionare inoltre i terreni in vendita e con relative informazioni catastali e georeferenze. Una volta individuato il podere d’interesse basterà seguire la procedura guidata e presentare domanda d’interesse d’acquisto.

Vediamo allora come è organizzata la spartizione dei terreni all’asta dell’Emilia-Romagna. Il terreno messo all’asta ammonta a 1.050 ettari equamente distribuiti fra Bologna (243 ettari), Ravenna (232 ettari), Parma (205 ettari). E ancora Forlì-Cesena (190 ettari), Modena (124 ettari), Piacenza (22 ettari), Ferrara (24 ettari) e Reggio Emilia (9 ettari). Il territorio vanta il 20% di zone deputate al pascolo, il 45% di terre coltivate, il 22% di boschi e il restante 3% di frutteti e vigne.

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Maria Chiara Zaganelli, direttore generale di Ismea, parla della volontà della banca di favorire l’incontro fra domanda d’acquisto e offerta per i giovani agricoltori. Questi potranno infatti usufruire di una rateizzazione fino a 30 anni a tasso fisso. Emilia-Romagna e Lombardia sono ai primi posti in Italia per le esportazioni agroalimentari.

Nel 2020 le vendite all’estero dei prodotti agroalimentari hanno superato i 7 miliardi di euro. In particolare l’Emilia è la quinta regione italiana per consistenza di tessuto produttivo agricolo. Vanta infatti 55.111 imprese agricole iscritte ai registri camerali. L’investimento totale della banca, che ammonta a 19.800 ettari di terreno, prevede l’avviamento commerciale di 827 potenziali aziende agricole.

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