Lo respiriamo tutti: situazione difficile per milioni di italiani. Purtroppo non c’è rimedio

Lo respiriamo tutti: situazione difficile per milioni di italiani. Purtroppo non c’è rimedio, numerosi gli interventi mirati predisposti dal nostro Paese.

Inquinamento dell'aria
respirare natura – Pixabay

In Italia si assiste ad un problema che pare non voglia arrestarsi, anzi continua a mietere numerose vittime. Stiamo parlando di una sostanza che alberga indisturbata nell’aria che noi respiriamo e provoca la morte, si stima infatti che ogni anno perdono la vita 4400 persone all’anno, questo è emerso da una ricerca che ha valutato il periodo che oscilla tra il 2010 ed il 2016.

Ma non dobbiamo cullarci sul fatto che siano decorsi 6 anni da quell’analisi. Il problema – ammettono tristemente gli esperti – prima di essere risolto del tutto occorrerà veramente tanto tempo.

Lo respiriamo tutti, migliaia di morti all’anno: situazione difficile

Inquinamento dell'aria
lastra amianto – Pixabay

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Nel 1992 l’Italia – anticipando il trend poi intrapreso anche da altri Paesi – ha emanato la legge n. 257 avente come titolo “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”. Tale provvedimento legislativo – un corpus di 16 articoli – ha come scopo quella di vietare l’uso di questo materiale a cui sono state riscontrati numerosi elementi di pericolosità per la salute dell’uomo.

Un dato questo che ha fatto spiccare l’Italia visto che ancora oggi – ammette quasi con stupore il Ministro della Salute, Speranza – solo un quarto dei Paesi del mondo è intervenuta per porre un freno all’utilizzo di questo materiale che ogni anno – almeno secondo l’analisi condotta sul quinquennio sopra citato – è oltre le 4.000 morti.

Il problema consiste quindi nel suo massiccio utilizzo in ambito edilizio con effetti devastanti sulla nostra salute, ecco alcuni delle conseguenze nocive derivanti dall’inalazione di amianto;

  • Tumore polmonare;
  • Mesotelioma maligno;
  • Asbestosi;
  • Tumore ovarico.

Ad essere colpiti soprattutto sono gli uomini morti per tumore polmonare. L’Italia non ha solo vietato l’utilizzo dell’amianto ma ha disciplinato l’aspetto ulteriore, ossia il suo smaltimento. Numerosi i siti contaminati e tante le opere di bonifica. Ma lo sforzo da fare è ancora tanto; un dato emerso di recente parametra il 2020, anno particolare anche a causa della pandemia e delle restrizioni che non hanno assolutamente aiutato in tal senso.

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Le vittime sono ancora 7000 in un anno. Dalla mappatura delle regioni italiane è emerso come il Piemonte sia la zona più colpita della penisola registrando solo in loco ben il 16% di casi di mesotelioma di tutta Italia. Dati per nulla incoraggianti e che dovrebbero far riflettere, ancora una volta.

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