La recente scoperta sta sconvolgendo tutti, ma purtroppo è realtà. La plastica è in grado di penetrare nel nostro corpo. Scopriamo come.
Uno dei problemi cardine che sta affliggendo il nostro pianeta negli ultimi decenni è l’inquinamento. Esistono tante forme di inquinamento, ma quello che più spaventa è sicuramente l’inquinamento da plastica.
Si tratta, infatti, della forma di inquinamento più pericolosa che può portare a conseguenze disastrose per l’essere umano e per il nostro pianeta.
A venire maggiormente colpiti sono i mari. Quasi ogni giorno si sente di animali morti soffocati a causa di rifiuti di plastica, come bottiglie, reti o buste di plastica.
In questi ultimi anni, però, quello che più preoccupa è una forma di inquinamento da plastica quasi invisibile. Stiamo parlando dell’inquinamento da microplastiche, dei residui di plastica microscopici invisibili ad occhio nudo, prodotti dal deterioramento di oggetti di plastica dispersi nell’ambiente.
Ma cosa sappiamo delle microplastiche? Una ricerca effettuata da degli scienziati dei Paesi Bassi ha portato alla luce nuovi dati allarmati.
La ricerca sulle microplastiche di Cox et al
Le microplastiche sono un problema da non sottovalutare ma è bene saperne di più. L’ultima ricerca a riguardo è stata realizzata dall’Università di Amsterdam e redatta da Cox et al.
Secondo questa ricerca, denominata “Consumo umano di microplastiche”, le microplastiche attualmente sono purtroppo già presenti nel nostro sangue. Queste possono circolare nel nostro corpo attraverso i nostri vasi sanguigni e rimanere li per molto tempo.
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Ma come ci arrivano le microplastiche nel nostro corpo? Dall’analisti di 3600 candidati provenienti da diverse zone del mondo e dall’analisi di diversi alimenti è emerso come all’interno di essi sia presente una gran quantità di plastica.
Secondo lo studio, in media un uomo respira ed ingerisce dalle 74 mila alle 121 mila particelle di plastica all’anno.
I dati hanno evidenziato come la maggior parte di microplastiche proviene dall’acqua in bottiglia. Per ogni litro d’acqua ingeriamo infatti ben 94 particelle di microplastica, pari a 90 mila microplastiche ingerite ogni anno.
Il secondo modo in cui la microplastica si fa strada è la birra. Ogni litro di birra vengono ingerite 32 microplastiche. C’è poi l’aria che si sa ormai è davvero inquinata non solo dalle emissioni di CO2, ma anche dalla presenza di plastica. In media vengono inalate 9.80 particelle di plastica per metro cubo.
Dati estremamente allarmanti che anche messo in allarme anche l’Istituto Superiore di Sanità. Secondo l’ente le microplastiche sono estremamente dannose per il nostro organismo.
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Sono infatti un nemico invisibile, prima di tutto, dal quale è difficile difendersi, ma in secondo il luogo le loro dimensioni infinitesime le rendono capaci di attraversare i tessuti biologici, riuscendo così ad impattare diversi organi ed apparati.