C’è un bene primario preziosissimo sulla terra che provoca conflitti ed ostilità. Come stanno le cose oggi e come sarà nel futuro? La proiezione è sconcertante
Il futuro dell’essere umano e del mondo è incerto. E non solo per i fatti che in queste settimane stanno sconvolgendo l’Europa. Si tratta di altro, ben altro.
Se negli ultimi tempi ci si è focalizzati sulla necessità di virare verso un modo di vivere più ecologico, non ci dobbiamo dimenticare che c’è un altro bene primario che rappresenta la vera piaga del presente e del futuro.
Sarà proprio questo bene così semplice ma prezioso nel suo essere a poter mettere le popolazioni le une contro le altre perché è da esso che dipende la sopravvivenza. Parliamo ovviamente dell’acqua che in alcune zone del pianeta è un vero miraggio.
Non solo metà della popolazione di tutto il mondo vive già in zone aride e con gravi siccità, ma le risorse idriche mondiali iniziano a scarseggiare, lo sapevi? Il futuro secondo le proiezioni è davvero sconvolgente.
Acqua bene primario e sinonimo di conflitti: perché
Proprio l’acqua è al centro di numerosi scontri tra i popoli di tutto il mondo. Sono 201 quelli scoppiati negli ultimi due anni secondo il Water Conflict Chronology, lista stilata dal Pacific Institute nelle ultime settimane che descrive tutte le ostilità tra Paesi per via delle risorse idriche.
Non sono solo i Paesi più poveri che si fanno la guerra per l’acqua come i contadini e gli allevatori dell’Africa sub-sahariana, ma anche i cittadini dell’Iran che protestano contro il governo, fino alle ostilità tra Ucraina e Russia.
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Un bilancio che è provvisorio e che è in costante aggiornamento, purtroppo sempre al rialzo. I cambiamenti climatici non fanno che acuire la già difficile situazione portando all’esasperazione siccità, ondate di calore e altre ricadute strettamente legate all’aumento della temperatura globale.
E le previsioni fatte dagli studiosi non sono confortanti. Secondo l’IPCC, i prossimi anni saranno ancora più difficili. La scarsità d’acqua riguarderà 2/3 degli abitanti dell’intero Pianeta e non solo, si fa per dire, Yemen, Siria, Iran, Pakistan e India, quelli attualmente più in crisi.
L’acqua, da sempre terreno di scontro tra popoli
I conflitti per via dell’acqua possono sembrare scontri moderni ed invece non è affatto così. Sono antichissimi quanto le prime popolazioni organizzate che ricordiamo sulla terra. Le primissime ostilità legate all’acqua, infatti, ricorrono all’epoca dei Sumeri.
Furono, infatti, due città-stato come Lagash e Umma, che tra il 2500 e il 2300 a.C., a scontrarsi proprio per imporre la propria supremazia per lo sfruttamento di una riserva idrica. Da allora ad oggi le cose non sono affatto cambiate. L’acqua ha continuato ad alimentare conflitti e sarà così anche nel futuro acuendo sempre di più le cose.
La situazione per il futuro è destinata ad aggravarsi, e secondo le previsioni, non di poco. Come abbiamo detto l’acqua tenderà sempre di più a scarseggiare e se già ad oggi ci sono oltre 200 conflitti nel mondo per via delle risorse idriche, nel futuro non troppo lontano non solo i conflitti aumenteranno ma potranno assumere delle dimensioni più ampie e significative rispetto a quello che è successo fino ad ora.
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Non si è mai parlato, infatti, di veri e propri conflitti, con scontri che sono sempre rimasti circoscritti ad aree territoriali ben definite, ma da ora in poi gli scenari cambieranno e anche in peggio. A dirlo è Fabio Farinosi, studioso italiano che tramite un algoritmo ha cercato di capire quanto sarà alto il rischio che possa scoppiare un conflitto legato all’acqua.
Il risultato è spaventoso: da oggi e fino al 2100, il rischio di una guerra per via dell’acqua in zone molto sensibili si aggira tra il 75 e il 95%. Si fa riferimento a quelle zone che un tempo erano grand risorse di acqua e che ora sono messe sempre più a terra dalla siccità. Tra queste ci sono le zone che si trovano in prossimità dei grandi fiumi come il Nilo, il Gange, il Colorado, il Tigri-Eufrate e molti altri.