I rincari per frutta e verdura sono allarmanti ed il cibo non è mai costato così tanto. Cosa sta accadendo e cosa si potrà fare in futuro?
Impossibile non accorgersene: tutto è aumentato e le difficoltà di aziende e cittadini sono sempre di più. I rincari riguardanti frutta e verdura sono davvero allarmanti e le conseguenze sono già manifeste. Il settore è in crisi ma potrebbero esserci soluzioni efficaci per i prossimi anni. Quali sono?
Mercato già duramente colpito dai cambiamenti climatici sempre più invasivi negli ultimi anni, l’agricoltura italiana è allo stremo. In poco tempo infatti, proprio a causa delle condizioni climatiche instabili, 1 prodotto su 4 è andato perduto. L’intera produzione ha registrato un crollo del 27% ma non è tutto.
A peggiorare la situazione sono infatti i conflitti a cui stiamo assistendo purtroppo ogni giorno e l’aumento dei prezzi delle utilities. Tutto il sistema è come un cane che si morde la cosa poiché, le conseguenze, non si ripercuotono solo sulle aziende ma anche sulle famiglie. Se tutto aumenta (tranne stipendi e guadagni), nessuno spende più come prima.
L’allarme giunge in maniera accorato proprio dalla Coldiretti che ha fornito dati aggiornati circa la situazione del settore. Ecco allora quali sono i numeri e perché è fondamentale agire subito ed in maniera efficace. Le azioni del Governo stanno dando i loro frutti ma non basta.
Frutta e verdura: i numeri sul settore
L’aumento dei costi di produzione nel settore agricolo sta registrando un incremento esponenziale dei costi. Il prezzo della frutta è aumentato del 51% mentre quello degli ortaggi di circa il 70%. Come abbiamo specificato anche in precedenza, l’impatto si registra sulle aziende quanto sulle famiglie.
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Le aziende operanti nel settore in Italia sono circa 300.000, le quali offrono lavoro ad oltre 400.000 persone. I costi delle energie ed i conflitti, gravano anche sul confezionamento. Gli imballaggi in plastica sono aumentati del 70% e quelli in carta di circa l’80%, con un elevato rischio per le aziende.
Anche i dati sulle famiglie destano preoccupazione. Infatti, per quei nuclei familiare in cui l’acquisti di ortofrutta è la prima voce nella lista della spesa (con una media di 100 euro al mese), hanno già ridotto i consumi del 3%.
Frutta e verdura: le soluzioni
La situazione non appare dunque delle migliori e, proprio secondo Coldiretti, sono necessari interventi repentini e strutturali al fine di evitare una vera e propria catastrofe economica. Ma cosa sarebbe quindi opportuno fare?
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Interventi come il miglioramento della resa dei terreni, sistemi di accumulo di acqua piovana, il contenimento del caro energie ed il mantenimento dei prezzi non al di sotto dei costi di produzione, sono le soluzioni da attuare anche con la fine dello stato di emergenza.