Ci sono tantissime teorie sulla vita dopo la morte, alcune strampalate, altre più scientifiche, sta di fatto che una risposta certa non esiste. Vediamo quali sono.
Ci sono tantissime teorie sulla vita dopo la morte, alcune strampalate, altre più scientifiche, sta di fatto che una risposta certa non esiste. Vediamo quali sono. Il ciclo della vita ha un’origine e una fine, e nessuno può sottrarsi al trapasso del tempo. C’è chi nutre speranza in una vita oltre la morte e chi, più cinicamente, pensa ci sia soltanto il nulla, e che il nostro spirito sia destinato a sparire per sempre.
È l’eterna sfida tra religione e ateismo, tra fede e scienza, tra teorie dettate dalla fede e teorie scientifiche. Cosa accade quando si muore è impossibile saperlo con certezza. Vediamo alcune delle teorie più diffuse, tra reincarnazione, spiritismo, Paradiso e dispersione di atomi.
Una delle teorie più diffuse, soprattutto recentemente, è quella della simulazione. Per coloro che appoggiano questa teoria, il tempo è già programmato e ciclico. Significa che ogni cosa si ripete all’infinito, e non si tratta di destino, ma di un programma preciso che tutti noi seguiamo. A seguire abbiamo la teoria rastafariana, ossia che la vita è eterna, non ci sono funerali, non c’è morte. Muoiono solo coloro che che sbagliano via e si perdono.
Dello stesso concetto, o comunque un concetto simile, c’è la teoria dell’infinito, dove la vita non termina mai. Quando si muore si rinasce subito, si ripercorre la stessa vita precedente, ma ovviamente non se ne serva traccia né ricordo. La teoria cosmica è molto affascinante, perché secondo questa, la nostra coscienza apparterrebbe all’universo, e quando si muove la nostra mente, lo spirito e le attitudini, sparirebbero nel cosmo.
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La teoria buddista è una di quelle più seguite. In questo caso si crede nella reincarnazione dopo la morte. Si rinasce in varie forme, che possono essere uomo, animale, spirito, vegetale o divinità. La teoria dell’universo parallelo, cioè quando si muove si rivive la stessa vita ma in un’altra dimensione, in un tempo e uno spazio diversi.
Per alcuni, invece, la vita non è altro che un sogno. Nulla esisterebbe realmente, siamo già morti ma non lo sappiamo. Quando il corpo muore ci risvegliamo dal lungo torpore. Secondo gli Aztechi, invece, la vita ultraterrena è suddivisa in tre mondi: sole, Mictlan e Tlalocan. Sono i tre gradi di morte, una morte nobile ricongiunge lo spirito al sole, una morte meno gloriosa trasporta l’anima ne regno di Tlalocan.
Platone rassicurava gli animi degli antici greci, suggerendo che la vita è limitata così come la conoscenza. Una volta morti, si avrebbe accesso a un mondo eterno e a una conoscenza infinita. Quindi, la morte è soddisfacente, meglio della vita stessa. La teoria del nulla è per i più cinici ossia quando il corpo muore non resta nulla, spariamo per sempre e di non non resta traccia.
Secondo i mormoni, gli uomini giusti, una volta deceduti, diventano divinità. Gli uomini malvagi, invece, sconteranno le pene nell’aldilà. Se diamo uno sguardo all’antico Egitto, troviamo la teoria della vita eterna. Il corpo non è solo un involucro e l’anima vive in eterno, per questo esisteva la tecnica della mummificazione, ovvero la conservazione del corpo.
Per gli induisti esiste la reincarnazione, e le azioni svolte in vita, giuste o sbagliate che siano, poi si ripercuotono nella vita seguente. La teoria egocentrica è divertente, perché si pensa che l’universo esista solo in funzione soggettiva. La galassia esiste con la nostra nascita e sparisce con la nostra dipartita.
Divertente anche la teoria dell’espulsione, secondo cui l’universo è una sorta di cervello e noi esseri viventi siamo solo cellule. Quando moriamo, il cervello ci espelle come cellule morte e cancerogene. Ovviamente in questa speciale lista, non può mancare la teoria cristiana, ovvero l’esistenza del Paradiso e dell’Inferno, che tutti noi conosciamo bene.
Un pò come la teoria dei mondi, che prevede l’esistenza di tanti altri mondi, uguali al nostro. Una volta che si muore, si rinasce in uno di questi mondi, e si ricomincia daccapo. La teoria dell’illusione è alla base di chi crede che il mondo intero sia un’illusione creato dalla nostra mente. Quando moriamo, l’illusione termina, la morte in pratica non esiste davvero.
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Esiste anche a teoria dell’albero, secondo la quale il corpo appartiene alla terra e alla terra deve tornare. Per questo motivo, una volta morti, i credenti di questa teoria, si fanno seppellire accanto a un albero, dove rinasceranno vegetali. Di teorie ce ne sono tante, dalle più ciniche e pessimiste alle più rassicuranti. Ognuno ha la propria fede e filosofia. Infine, ci sono quelli più concreti, gli atei, che si affidano alla scienza, e che pensano che non ci sia una vita ultraterrena. Il nostro corpo deperisce, trasformandosi in molecole che si sparpagliano nell’atmosfera.