Ecosostenibilità a Torino. A fine marzo si è svolta la settimana del lavoro e il tema della quarta giornata è stato quello della sostenibilità insegnata a scuola.
L’istituto per la Memoria e la Cultura del lavoro (ISMEL) ha sottoposto 500 docenti ad un questionario. Il tema? L’adeguatezza dei programmi didattici alle tematiche del contemporaneo. L’educazione civica parte dai banchi di scuola e l’insegnamento ha il dovere di aprire più finestre sull’attualità.
Insegnare l’attualità significa oggi parlare di politiche sostenibili, di crisi ambientale ed economia circolare. Ma la scuola italiana è al passo coi tempi? Scopriamolo.
Il tema della quarta giornata della settimana del lavoro indetta a Torino è: scuola e sostenibilità. Per l’occasione l’ISMEL ha sottoposto 500 docenti ad un questionario sull’adeguatezza dei programmi didattici alle tematiche. Il risultato? No, i programmi didattici non sono adeguati. I risultati del questionario hanno indicato che 1/3 dei professori ha reinterpretato il programma per inserirvi temi ambientali.
Il questionario è stato realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e il titolo era: “Un’utopia concreta: insegnare un lavoro più sostenibile”. Ma questo lavoro più sostenibile lo stiamo isegnando? Il sistema scolastico italiano si fa davvero carico della formazione del citaddino degli anni avvenire?
Il Ministero della pubblica istruzione è davvero all’avanguardia? Le isituzioni che faticano a tutelare la sicurezza del lavoratore nella vita di tutti i giorni. Spranno approcciare un tema complesso come quello dell’ecosostenibilità? Elena Sgubbi, direttrice di ISMEL, sostiene che i risultati evidenziano una crescente attenzione sul tema.
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La maggior parte dei docenti ha reinterpretato il programma in chiave ambientale, altri hanno aggiunto tematiche inerenti la sostenibilità. L’aspetto innovativo è la ricerca di documenti dal web. Molti docenti hanno corroborato le proprie lezioni con interventi, documenti ed informazioni provenienti dalla piattaforma del linguaggio odierno.
Importante è portate sui banchi di scuola argomenti come l’agenda 2023 per la crescita e lo sviluppo sostenibile. È importante parlare di Welfare, di circolarità economica e di impresa sostenibile. ISMEL si è confrontato coi dati dell’editoria, delle istituzioni scolastiche, dell’Unipo e dei dirigenti d’impresa.
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Lo scopo è fornire un quadro generale delle prospettive delle istituzioni del nord Italia per le assunzioni di giovani con competenze green, spiega Sgubbi. ISMEL vuole creare la documentazione necessaria a fornire informazioni sullo stato dell’arte della prospettiva lavorativa giovanile, oggi. Lo fa raccogliendo il parere di 120 utenti fra imprese, professori ed enti pubblici.
Durante la settimana si sono svolte conferenze sulla sostenibilità in azienda e sulle recenti ricerche a tema green-jobs. Le politiche del lavoro devono tuttavia apportare delle sostanziose revisioni al loro modus operandi. Al posto delle giornate di alternanza scuola-lavoro si potrebbe partire dall’assicurare al lavoratore sicurezza e tutela personale.
La strada da fare è lunga ma non impossibile da percorrere. Il processo di cambiamento deve partire dall’istruzione. È necessario innescare il pensiero ecologico partendo dall’educazione delle giovani menti all’ecosostenibilità.