La Mandragora: pianta dalle sembianze umane. Tutte le leggende ed i miti su questo particolarissimo esemplare
Nota sin dai tempi più antichi, la pianta di Mandragora era diffusa ed utilizzata soprattutto in campo medico, grazie alle sue proprietà soporifere. Si pensava che per produrre i suoi effetti, fosse necessario posizionare la radice della pianta in camera da letto. In altri casi veniva utilizzata sciolta nelle bevande, come il vino. Ippocrate, ad esempio, era convinto che la pianta fosse efficace per contrastare diverse malattie, come il tetano ed altri problemi di salute. Oltre alle proprietà mediche, questa pianta veniva utilizzata frequentemente come portafortuna. Ed era inoltre considerato ingrediente indispensabile per molte pozioni grazie alle sue proprietà magiche. Ma non solo.
Secondo una leggenda, questa pianta, che sembra la rappresentazione di una figura umana, nasce da tracce biologiche, nello specifico dallo sperma, di una persona innocente condannata a morte. Anche gli antichi romani credevano al mito della mandragora. Per loro questa pianta ospitava un demone, che era in grado di causare la morte di chiunque osasse raccoglierla. Con il passare dei secoli, comunque, questa pianta ha rappresentato sempre un ingrediente indispensabile per pozioni magiche, tanto che è riportata in molti libri ed è raffigurata come un uomo o un fanciullo prodotto da un incrocio tra, appunto, una figura vegetale ed una animale.
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La mandragora è una pianta dalla vita eterna, appartenente alla famiglia delle Solanacee. La conformazione delle sue radici, che ha dato vita a tutti i miti e le leggende al riguardo, ricorda infatti forme umane. Si sviluppa soprattutto nel Sud Europa e le aree dove la sua crescita risulta essere più agevolata sono quelle che hanno un suolo grasso e sono maggiormente esposte al sole. Nell’epoca moderna, questa pianta è stata ancora analizzata, per definirne appunto, con precisione, i principi attivi.
Dalle analisi specifiche si sono riscontrati principi attivi come l’atropina, la josciamina e la scopolamina. Tali principi sono impiegati per la produzione di medicinali. Oggi il dosaggio di questa pianta viene effettuato con molta attenzione, mentre nei secoli scorsi avveniva un po’ a discrezione di chi li preparava. Questo perché, la proprietà più nota di questa pianta è il suo effetto narcotico-sedativo, sappiamo bene che un alto dosaggio potrebbe essere pericoloso. Inoltre era utilizzata per contrastare la tosse.
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L’utilizzo di questa pianta, si è comunque largamente diffuso in campo medico e fitoterapico. Ha effetti analgesici, calmanti del dolore ed ha inoltre effetti molto positivi sulle fertilità ed il desiderio sessuale. Come già detto, però, il suo utilizzo deve essere molto cauto, perché è una pianta che può avere controindicazioni estremamente pericolose per gli esseri umani. Si consiglia, dunque, di non cimentarsi mai assolutamente in pratiche di fai da te che riguardano l’utilizzo di questa pianta.