Elimina gli afidi senza arrecare danno alla tua pianta. Ti sveliamo tutti i trucchi biologici da mettere in pratica in caso di infestazione.
Gli afidi delle piante sono dei minuscoli parassiti in grado di propagarsi con una velocità proverbiale. Conosciuti nel linguaggio popolare come pidocchi delle piante, sapranno risucchiare dalla vostra piantagione tutta la linfa vitale, letteralmente.
Sebbene sia necessario agire tempestivamente, questi insetti infestanti possono essere sconfitti senza ricorrere necessariamente a pesticidi o agenti chimici, se la situazione non è così grave. Ti illustriamo come agire contro gli afidi all’insegna della sostenibilità ambientale.
Elimina gli afidi in modo semplice, veloce ed ecologico.
Gli afidi sono dei parassiti minuscoli dalla carica infestante molto elevata. Sono capaci di riprodursi molto velocemente mostrando una voracità verso le piante difficile da ostacolare. Questi insetti si attaccano allo stelo e alle foglie dell’esemplare riscucchiandone via la linfa vitale.
Dopo aver praticato numerose microlesioni sul corpo vegetale della pianta, questi rilasciano un liquido molto particolare, la melata. La melata ha due funzioni specifiche: protegge gli afidi dai pesticidi e attira altri parassiti. Questo liquido rappresenta infatti una specie di cerosa guaina protettiva che li rende resistenti a molti interventi esterni.
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Rappresenta poi una specie di richiamo per altri parassiti nonchè un perfetto veicolo per l trasmissione di infezioni fungine. Come accorgersi di una potenziale infestazione da afidi? Gli afidi sono grandi più o meno mezzo centimetro, 0.6 cm circa, e presentano diversi colori. Esistono specie di afidi nere, bianche, verdi, grigie, gialle ed anche rosa.
Solitamente si dispongono in colonie, quindi potrai ritrovarli raggruppati in una precisa zona della pianta. La parte che preferiscono è alla base delle foglie, nelle parte posteriore dello stelo. Lì trovano maggiore protezione. Altro segnale comune dell’infestazione in corso è lanciato dalle foglie.
Queste appariranno ingiallite o arricciate, ricurve. Se poi le foglie o parte della pianta risultano appiccicose al tocco, potresti essere in presenza dello scarto appiccicoso lasciato dai pidocchi. Si tratta della melata di cui sopra, un liquido zuccherino che attira formiche, parassiti e genera infezioni fungine.
La melata favorisce infatti l’insorgere della muffa fuligginosa che annerisce rami e foglie dell’esemplare. Non stupirti infine se ad un certo punto gli afidi formeranno uno sciame volante attorno alla piantagione. Durante il ciclo vitale alcuni sviluppano le ali per potersi spostare e colonizzare altre piante.
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Come disfarsene in modo efficace e nel rispetto dell’ambiente? Un primo metodo estremamente intuitivo consiste nell’inondare la colonia di parassiti. Se l’infestazione è a carico di un albero robusto e resistente, direzionate il getto dell’acqua sulle colonie di insetti.
Questo li farà staccare dalle piante e danneggerà il corpo e le ali dei parassiti. Se tuttavia siete in presenza di specie vegetali più delicate aventi anche delle particolari infiorescenze provate con la farina fossile. La farina fossile è una farina composta da alghe fossilizzate.
Rappresenta un metodo naturale e non tossico in grado di eliminare il rivestimento esterno degli insetti. Ciò li rende incapaci di trattenere l’acqua e li conduce duque ad una progressiva disidratazione. Tuttavia questo rimedio è efficace anche contro gli insetti “buoni” delle piante come gli impollinatori e le farfalle.
Evita magari di somministrare la farina in periodo di fioritura. Un altro metodo efficace è rappresentato dalla soluzione di acqua e sapone liquido di Castiglia. Prepara una miscela di acqua e sapone e serviti di uno spruzzino per nebulizzarla sugli afidi. Sarà sicuramente efficace.
Non utilizzare il sapone per i piatti che potrebbe contenere sostanze chimiche nocive per la pianta. Prova l’esperimento su una piccola sezione della piantagione e poi procedi. Se preferisci, puoi infine comprare un pesticida organico biologico presso i rivenditori specializzati.