Durante la pandemia, le abitudini alimentari degli italiani a tavola sono cambiate molto, in generale c’è stata una svolta green sulla tavola.
Durante la pandemia, le abitudini alimentari degli italiani a tavola sono cambiate molto, in generale c’è stata una svolta green sulla tavola. Secondo alcuni studi, un italiano su due ha cambiato le abitudini alimentare e ha intrapreso un percorso nutrizionale più equilibrato e salutare. Complice di questo cambiamento è lo smart working.
Molti italiani, infatti, grazie allo smart working hanno riscoperto il piacere dei pranzi a casa, prestando attenzione alla preparazione con calma e dedizione. Non dovendosi recare sul posto di lavoro ogni giorno, molti hanno avuto la possibilità di preparare dei pasti più salutari a casa. Niente più pranzi veloci e spesso poco salutari a base di pizzette, panini, tramezzini o altro.
Il documento s chiama “Rapporto Coop 2021 – Economia, Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”. Redatto dall’ufficio studi di Ancc-Coop, con la collaborazione scientifica di Nomisma, oltre la metà degli italiani assume cibi di tipo bio, veg, gourmet, ipoproteici e low carb. La vera novità del 2021-2022 è la comparsa dei gruppi di persone definiti “climatariani”. Cosa significa?
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Si tratta di un italiano su 6 che dichiara di seguire un regime alimentare che aiuta a ridurre l’impatto ambientale. Questo si traduce in assunzione di cibi che rispettano le regole della sostenibilità ambientale. Cioè, ad esempio, l’attenzione agli imballaggi, la responsabilità etica, l’origine e la filiera, la produzione rispettosa. Gli italiani sembrano, inoltre, dimostrare molta attenzione alla qualità.
Molti, circa l’83%, si dichiara disposto a spendere di più per acquistare prodotti con qualità certificata. Aumenta, di conseguenza, l’attenzione al metodo di produzione e all’origine e provenienza dei prodotti. Come conseguenza di questa attenzione, gli italiani sempre di meno dedicano la loro scelta a una fiducia incondizionata verso un particolare brand e sono anche sempre meno disposti a pagare per i contenuti di pura immagine.
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Le grandi marche quindi, che puntano soprattutto all’immagine, hanno avvertito un progressivo calo, in contrapposizione invece ad altri prodotti senza grandi marchi e immagini. Questi ultimi, hanno invece avvertito un progressivo incremento delle loro vendite, grazie alla loro provenienza e origine, ma soprattutto alle loro caratteristiche green, ecosostenibili e alle loro proprietà salutari. Una bella svolta per l’Italia e gli italiani.