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Giardinaggio

L’albero di Giuda: tra cristianità e fioritura. I segreti nascosti del siliquastro

Una pianta leggendaria, che proprio nella leggenda affonda le sue radici: il siliquastro, detto albero di Giuda. Scopriamolo.

Albero di Giuda (Pixabay)

Una pianta leggendaria, che proprio nella leggenda affonda le sue radici: il siliquastro, detto albero di Giuda. Scopriamolo. Un albero bellissimo e dai fiori rosa acceso. Il suo nome deriva dalla religione cristiana. Secondo la leggenda, Giuda diede a Gesù il baco del tradimento proprio sotto un ramo di siliquastro fiorito.

Giuda, dopo l’uccisione di Cristo, si pentì di averlo tradito, per questo decide di togliersi la vita appendendosi a un ramo di questo albero. Proprio a seguito di questo evento, il Cercis Siliquastrum venne chiamato albero di Giuda. Un albero meraviglioso e dai bellissimi fiori che sbocciano tra marzo e aprile. I fiori hanno una particolarità, perché sbocciano direttamente dalla corteccia.

Fioritura dell’albero di Giuda, simbolo di cristianità

Ramo di siliquastro (Pixabay)

Sicuramente, un’altra curiosa caratteristica di questo albero, è che i fiori sbocciano prima della comparsa delle foglie. Tanti piantano questo albero nel proprio giardino per abbellire l’ambiente. I suoi colori rasserenano gli animi, il suo tronco, dalle sfumature rossastre, si usa molto per intagliare piccoli oggetti di arredamento. L’albero di Giuda ha dimensioni medie, perfetto per abbellire giardini e piazzali.

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Originario del Medioriente, in primavera esplode di colore, con i suoi rami nodosi colmi di fiori fucsia. Raggiunge massimo i 10 metri di altezza e cresce vigoroso in un clima mite, soffrendo dunque durante l’inverno. Le foglie sono tonde, di circa 10 cm, nei mesi freddi sono piccoline e bianche, poi in primavera si colorano e si ingrandiscono. La pianta si moltiplica per seme e si trapianta ogni due anni. La semina avviene nel mese di marzo, e poi via via deve essere trapiantato in vasi sempre più grandi.

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Quando diventa abbastanza grande, si può piantare in giardino e negli spazi aperti. Necessita di sole e deve essere protetto dal vento forte. Adatto anche per la città, poiché riesce ad assorbire lo smog. Il terreno deve essere umido, le potature non necessarie, se non in caso di malattie e bruciature. Tra i parassiti che lo possono attaccare troviamo il Nectria. In Nord Europa esistono ricette contenenti i petali dei fiori, che sono commestibili.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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