Bonus fotovoltaico 2022: come presentare domanda e termini per la compilazione. Ottenere l’incentivo non è mai stato così gratificante.
I pannelli fotovoltaici sono il nuovo trend dell’anno 2022, destinato a ricevere sempre più consensi. Sicuramente il conflitto tra Russia e Ucraina sta ponendo l’accento verso la ricerca di fonti rinnovabili, con la speranza nel tempo di accantonare una volta per tutte le fonti fossili, tradizionalmente intese. La Germania si sta attivando per avere un paese più sostenibile con un progetto più che ambizioso per ottenere in pochi anni l’80% dell’energia dalle fonti rinnovabili.
L’Italia proprio in questi giorni con il DL Energia sta tentando in tutti i modi di incentivarne l’installazione snellendo la burocrazia che permea attorno a questi pannelli, evitando quindi l’autorizzazione al vincolo paesaggistico. Un passo importante per invogliare anche i più scettici, tristemente colpiti dal rincaro delle bollette. Ma c’è dell’altro che potrebbe far propendere verso la sostenibilità, di cosa si tratta?
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E’ stato prorogato fino a giugno 2022 il bonus fotovoltaico, il beneficio che può essere ottenuto dalla fornitura ed installazione dei pannelli. Ecco più nel dettaglio come si estrinseca tale agevolazione:
E le scadenze, quali sono? Le tempistiche per beneficiare del Superbonus 110% variano a seconda sia del tipo di intervento che viene effettuato e sia i soggetti che procedono a questi lavori. La fascia temporale parte dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2023, rispettivamente i lavori su edifici singoli e dall’altra i lavori effettuati dall’Istituto Autonomo Case Popolari. Purché entro giugno dello stesso anno sia stato eseguito almeno il 60% dei lavori totali.
Si invoca la definizione a stretto giro di un piano nazionale per la transizione energetica. L’obiettivo sarebbe poi quello di solarizzare i tetti degli edifici italiani su larga scala
. In che modo? Individuando le risorse necessarie per finanziare un contributo in grado di coprire il 100% della spesa. Il modello a cui ispirarsi, il Superbonus 110%.
La crisi attuale richiede ad ogni modo interventi più tempestivi, se non immediati. È anzitutto necessario ammortizzare i rincari delle bollette (e del carburante). Va poi scongiurata l’ipotesi di uno scenario catastrofico qualora venisse meno la fornitura di materia prima dalla Russia.
In tema di fotovoltaico e rinnovabili, ancor prima che introdurre un ennesimo bonus attingendo alle risorse pubbliche, si potrebbe prendere in considerazione un necessario snellimento della burocrazia che oggi rappresenta uno dei principali ostacoli alla realizzazione degli impianti.
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Il 31 dicembre 2022 riguarda i lavori su edifici singoli per i quali è stata presentata entro settembre 2021 la CILA o ci si è adoperati per acquisire il titolo abitativo. Idem l’edificio singolo elevato ad abitazione principale con ISEE non superiore ai 25 mila euro. Il 31 dicembre 2023 concerne invece i lavori su condomini ottenendo un superbonus pari al 110%. Nel 2024 il superbonus scende al 70% e l’anno successivo, sempre 31 dicembre, l’agevolazione scende ulteriormente al 65%.