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Prenditi cura del tuo bonsai: l’irrigazione è una cosa seria, partiamo da qui

Prenditi cura al meglio del tuo bonsai. La vita di questa specie particolare si basa su equilibri delicatissimi. Partiamo dall’innaffiatura: elemento base del suo benessere.

Bonsai ciliegio (Foto di Ilona Ilyés da Pixabay)

Quella della coltivazione del bonsai è innanzitutto un’arte. Questa particolare tecnica nasce in Giappone alla fine del VI secolo d.C. ed è caratterizzata da un forte significato simbolico.

Al di là della filosofia nascosta dietro la cura del bonsai, che vedremo più avanti, oggi parliamo soprattutto del tipo di irrigazione richiesta da questo piccolo albero.

Prenditi cura del tuo bonsai seguendo queste semplici indicazioni

Bonsai (Foto di WikiImages da Pixabay)

La tradizione che si cela a monte di questa particolare tecnica di coltivazione si basa su un particolare esercizio spirituale. La coltivazione del bonsai invoca la pazienza, la cura e la costanza, elementi fondamentali per la cultura e l’estetica giapponese. Il bonsai è infatti il frutto di questa speciale cura e attenzione verso una specie vegetale prescelta.

Oggi parleremo delle cure da riservare al bonsai tenendo a mente che ogni specie è a sè stante e richiederà perciò delle attenzioni specifiche. I parametri da considerare saranno irrigazione, clima e posizione. La coltivazione del bonsai rappresenta una specie di guida alla crescita controllata della pianta. Nessun albero è fatto per restare di piccole dimensioni, per cui il bonsai ha dovuto adattarsi alle condizioni anomale con un nuovo patrimonio genetico.

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Il bonsai è frutto spesso di diversi incroci portati avanti artificialmente dall’uomo. Date le particolari condizioni, il bonsai ha cercato di ottimizzare al massimo tutte le sue funzionalità, fra cui quella dell’assorbimento idrico. L’iper-sviluppo di questa capacità consente al bonsai di sopravvivere senza eccessive quantità d’acqua. Basterà innaffiarlo ogni qual volta che il terreno sembrerà arido o secco.

Altro fattore da considerare è il terriccio adatto per il bonsai. Il bonsai non è una pianta come le altre, vanta delle specifiche caratteristiche che rendono il terriccio universale inadatto. Il mix ideale per il terreno è un composto di ghiaia fine, Akadama, un materiale simile all’argilla, e terrriccio universale. Le percentuali ideali di distribuzione sono: 50% akadama, 25% ghiaia fine e 25% terriccio universale.

Il bonsai andrà innaffiato la mattina o la sera, di modo da evitare che si formi umidità nell’abitacolo delle sue radici. L’umidità infatti è mal tollerata dal bonsai poichè favorisce la crescita di muffe e infezioni fungine. L’ambiente umido è infatti attraente per parassiti e batteri. Come il buon senso suggerisce, il bonsai necessiterà di maggiore acqua in estate e primavera piuttosto che in inverno e autunno. Somministrane di più nei mesi caldi, quindi.

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Per innaffiare al meglio il bonsai sarà bene munirsi di un innaffiatoio con un soffione sottile. Ciò imiterà la leggerezza e delicatezza delle piogge. Assicurati poi che l’acqua arrivi uniformemente alle radici e che il terreno garantisca il drenaggio della stessa. I ristagni idrici non fanno bene alle radici dell’albero e favoriscono la marcescenza dell’impianto.

Non utilizzare l’acqua del rubinetto. Il bonsai non ama il calcare che anzi si mostra aggressivo nei confronti di questa piccola pianta. Munisciti di acqua filtrata o piovana. Posiziona una bacinella negli esterni di casa tua o sul balcone e raccogli quanta più acqua il cielo ti regala. Buona coltivazione!