Da qualche tempo c’è una nuova moda che punta sulla sostenibilità e sull’economia circolare, è la subscription economy.
Da qualche tempo c’è una nuova moda che punta sulla sostenibilità e sull’economia circolare, è la subscription economy. Che cos’è? È un sistema che permette alle aziende di noleggiare un oggetto. Significa che sempre meno cittadini comprano, ma noleggiano soltanto. Questo fenomeno stimola l’economa circolare e sembra essere una strategia vincente.
Una strategia nuova, almeno in Italia, importata dall’estero, che sta prendendo sempre più piede. In questo modo, il consumatore può usufruire di un determinato oggetto tramite abbonamento, per poi cederlo e passare ad altro. Dalla mobilità nelle città ai colossi della TV a pagamento, gli oggetti da noleggiare sono molti.
L’economa circolare, dunque, sta spopolando, ed è un nuovo modello di business che favorisce le aziende. Cambia il modo di intendere il consumo da parte dei cittadini. Dalle industre dell’intrattenimento alle vendite al dettaglio, ogni società ha scelto questa via. I vantaggi sono molteplici, per prima cosa, si instaura una sorta di fiducia tra azienda e consumatore. Inoltre, dovendo tenere fede a questa fiducia, le aziende si impegnano a non far scadere il livello qualitativo della loro offerta.
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Il cliente, invece, se non soddisfatto, può decidere liberamente di non rinnovare l’abbonamento e cercarsi un’altra azienda. Insomma, questo tipo i ragionamento conviene. Ma non solo, per quanto riguarda il trasporto, come ad esempio il noleggio di automobili, si tagliano vari stressanti passaggi. Se si noleggia una macchina, non si devono avere rapporti con meccanici, carrozzieri, gommisti e assicuratori. Pensa a tutto l’azienda.
Inoltre, questo business innesca anche un mercato sostenibile. Essendo gli oggetti noleggiati, significa che sono già stati usati. Quando si giunge alla fine del loro ciclo, le aziende li vendono a prezzi vantaggiosi. È l’esempio delle industrie di abbigliamento. Una volta che il capo è andato fuori moda, ed è stato affittato innumerevoli volte, lo si vende a un prezzo basso.
Insomma, meno sprechi e meno inquinamento, come nel caso delle automobili condivise, che riducono drasticamente le emissioni di CO2. Un veicolo condiviso può sostituire fino a cinque auto private. La subcription economy, tra l’altro, aiuta a combattere l’evasione, andando a prelevare l’abbonamento direttamente sul conto del cliente.
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In questo modo, si evitano le cattive transazioni da parte dei furbetti, i quali usufruiscono dell’oggetto e poi spariscono senza pagare. In Italia, le cifre dell’abbonamento sono in forte crescita, anche se siamo ancora indietro rispetto ad altri Paesi. Tuttavia, negli ultimi anni, gli affari sono aumentati del 300%. Sono dati che fanno ben sperare per il futuro e per un tipo di business più sostenibile. Nel lungo periodo si otterrà un circolo virtuoso in termini di crescita.