Ricche di fibre e sali minerali, le nespole sono il must della bella stagione. Benefici e proprietà del gustoso e affascinante frutto.
Con l’arrivo della primavera ci sono loro, le nespole: il frutto che rende la stagione ancora più colorata. Simili a delle albicocche, le nespole sono succose e più acidule rispetto alle amate albicocche. Ma non per questo povere di nutritivi, al contrario… le nespole sono un serbatoio di benessere, gusto a poche calorie.
Ecco perché chi è a dieta può concedersi la polpa delle nespole – 100 grammi solo 47 calorie – vivendo così un momento veramente intenso per il palato. Cosa c’è da sapere sulle nespole? Veramente tante cose, partendo dall’origine del frutto alle sue enormi proprietà. Tutto quello che non sai ma che è arrivato il momento di saperlo.
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Le nespole che noi comunemente mangiamo sono quelle che provengono dal Giappone, la cui specie prende il nome di Eriobotrya japonica ossia l’albero che dona a noi questi splendidi frutti. Diversi invece dalla nespola comune – chiamata Mespilus germanica – e che si presenta con un colore diverso che tende verso il marrone. Sebbene ancora vi siano queste nespole selvatiche, quando si parla di proprietà benefiche delle nespole ci si riferisce a quelle giapponesi.
Alleate per chi vuole mantenere la linea, in primavera chiunque si può concedere uno spuntino a base di nespole senza sensi di colpa in quanto non fanno ingrassare. Ma non è solo una questione di calorie: potassio, vitamina A, B1, B2, B3, B6, C, E c’è veramente da fare una buona scorpacciata. La presenza di potassio fa sì che le nespole tengano a bada il colesterolo cattivo e prevengono il rischio di ictus. Essendo degli ottimi diuretici, sono perfetti per chi soffre di insufficienza o calcoli renali. Mentre la varietà vitaminica la rende perfetta per rendere la pelle sempre in salute e prevenire l’invecchiamento.
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Come ogni alimento non bisogna mai esagerare perché ad esempio chi soffre di glicemia alta se ne consiglia un consumo moderato. Da evitare assolutamente invece il consumo dei semi perché contengono alcaloidi tossici e possono provocare malesseri all’organismo, come crampi addominali, palpitazioni e vomito.